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Briefing sul Sinodo, mons. Martin: si è sentita la forza dello Spirito Santo

Un segno grande, un momento di grazia, un’orchestra meravigliosa. Sono queste le definizioni di Sinodo indicate dai Padri Sinodali che oggi hanno partecipato al briefing

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

La speranza è che quanto affermato dai giovani e dai vescovi riguardo a situazioni di sofferenze e di ingiustizie presenti nei loro Paesi, trovi riscontro nell’eco pubblica. “Mi auguro che ci sia una voce anche forte per dire al mondo politico-economico quante ingiustizie ci sono nel mondo”. Ha espresso questo auspicio il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna e presidente della Conferenza Episcopale austrica, intervenendo oggi al briefing sui lavori sinodali.

Dall’ascolto al discernimento

“Il cammino sinodale - ha affermato il porporato - è quello del discernimento”. “Alla fine parlerà il Papa, come già ha parlato. Ma prima viene l’ascolto”. “Il Sinodo - ha poi sottolineato l’arcivescovo di Vienna - è un segno grande, perciò auspico che sia visto, ascoltato e trasmesso”. Ha ricordato, in particolare, quanto gli ha detto un giovane africano proveniente da un Paese scosso dalla guerra civile: “la Chiesa è la nostra unica speranza, luogo di accoglienza e di comprensione dove noi possiamo sentirci a casa”.  

Ambasciatori del Sinodo

Per mons. Eamon Martin, arcivescovo di Armagh e presidente della Conferenza Episcopale irlandese, il Sinodo è stato “un momento di grazia” in cui si sono sentite “la presenza e la forza dello Spirito Santo”. Adesso, ha osservato, questa forza e questa gioia devono essere trasferite nelle varie diocesi. “Quando tornerò nel mio Paese - ha affermato il presule - dovrò essere un ambasciatore del Sinodo”. “La Chiesa - ha quindi sottolineato l’arcivescovo di Armagh - vuole rivolgersi a tutti i giovani del mondo”. “Vuole lavorare con i giovani, non solo per i giovani”. “Torno a casa - ha concluso mons. Martin - con l’idea che saranno i giovani gli agenti dell’evangelizzazione”.

Una grande sinfonia

Al briefing la voce dell’Africa si è levata grazie alle riflessioni di mons. Anthony Muheria, arcivescovo di Nyeri (Kenya): “Speriamo - ha dichiarato - che da questo Sinodo possa scaturire una nuova fiamma in grado di entusiasmare i giovani”. “Noi vescovi - ha aggiunto - speriamo di poter ‘incendiare’ i giovani con l’amore di Dio”. Per il presule partecipare al Sinodo è stato “come ascoltare una meravigliosa orchestra”. “All’inizio forse si sentiva un po’ stonare”. “Ma poi - ha sottolineato - lo Spirito Santo ci ha guidato verso una grande sinfonia”.

Sarà lo Spirito Santo a guidare la Chiesa

Sulla stessa linea, padre Enrique Figaredo Alvargonzalez, prefetto apostolico di Battambang (Cambogia): dal Sinodo arriva “una nuova energia". “Sicuramente il Sinodo ha nel proprio cuore i giovani, la vocazione, il discernimento e, quindi, avremo una nuova energia per i giovani tra i giovani”. “Speriamo - ha concluso - che la Chiesa ne esca ringiovanita, ma sarà lo Spirito Santo a guidarci”.

I giovani non siano spettatori

Erduin Alberto Ortega Leal, giovane uditore e membro della Comunità di Sant'Egidio (Cuba), ha sottolineato che “nella Chiesa i ragazzi non devono essere considerati spettatori, ma veri protagonisti”. “Il mondo - ha poi aggiunto - è afflitto da tantissimi problemi”. “Ma questo mondo è concentrato solo sul presente”. “I giovani invece - ha rimarcato il ragazzo cubano - hanno bisogno di guardare al futuro”: “Il Sinodo ci ha dato l’opportunità di ascoltare e di essere ascoltati”. 

Domani il voto sul documento finale

Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione, ha ricordato che domani verrà letto il documento finale. Sarà votato paragrafo per paragrafo. Il testo - ha specificato Ruffini - “necessiterà della maggioranza qualificata per l’approvazione”. Nel pomeriggio è in programma un appuntamento con poesie, spettacoli, danze e canti. A questo appuntamento, come precisato dal prefetto, partecipano padri sinodali e giovani.

Statistiche generali sul Sinodo

Oggi, inoltre, sono state diffuse le statistiche generali degli interventi nell'Aula sinodale: sono 240 i Padri sinodali che hanno partecipato alle Congregazioni dedicate alla discussione delle tre parti dell’Instrumentum laboris. Trentadue gli uditori presenti alle congregazioni dedicate alle tre parti dell’Instrumentum laboris. Per quanto riguarda gli interventi liberi, hanno preso la parola 69 Padri sinodali e 13 uditori.

Il Sinodo sui social

Il Dicastero per la Comunicazione ha reso noto che “dal primo ottobre 2018, giorno della conferenza stampa di presentazione, Pope e Radio Vaticana Italia hanno messo i propri canali social al servizio della comunicazione del Sinodo sui giovani”. Il Sinodo è stato raccontato su Twitter “con oltre 1400 tweet contrassegnati dall’hashtag ufficiale #Synod2018 in 6 lingue differenti”. In particolare, i briefing giornalieri sono stati raccontati attraverso l’hashtag #Synod2018Live con circa 15 tweet giornalieri per ciascuno dei 4 account coinvolti di Pope: inglese, spagnolo, francese e italiano.

#Synod2018, condivisi più di 100 mila tweet e immagini

Gli utenti di Twitter e Instagram “hanno condiviso attraverso l’hashtag ufficiale #Synod2018 più di 100 mila tweet e immagini”. Sono stati condivisi sul social web “circa 500 mila diversi contenuti (post, articoli, immagini e video) sul Sinodo”. “Americhe ed Europa sono i continenti maggiormente coinvolti, ma si sono avuti valori significativi anche da Paesi come Russia e Cina”. L’età media degli utenti che hanno partecipato attivamente alle conversazioni sui social è tra i 18 e i 34 anni.

L’Osservatore Romano e il Sinodo

Il Dicastero per la Comunicazione ricorda infine che l'Osservatore Romano “ha seguito quotidianamente il Sinodo dei vescovi, offrendo una informazione puntuale del dibattito in aula e un'ampia documentazione del lavoro svolto dai padri”. Di ciascuna delle 19 congregazioni generali svoltesi fino a mercoledì 24 ottobre il giornale, presente con un suo inviato ai lavori, “ha pubblicato una cronaca dettagliata con la sintesi dei contenuti degli interventi”.

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26 ottobre 2018, 16:41