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Ridare slancio all’evangelizzazione in Cina

L’obiettivo della Santa Sede nel suo dialogo con la Repubblica Popolare Cinese è pastorale non politico. I cattolici sono in questo modo sostenuti nel cammino della riconciliazione e della normalizzazione della loro vita di fede

Oggi è stato firmato a Pechino l’Accordo Provvisorio tra Santa Sede e Repubblica Popolare Cinese sulla nomina dei Vescovi. L’obiettivo che la Santa Sede persegue non è di carattere politico, ma ecclesiale e pastorale: che le comunità cattoliche in Cina possano avere buoni pastori in comunione con la Santa Sede e riconosciuti dalle Autorità civili.

Obiettivo ecclesiale non politico

A questo obiettivo particolare sono collegati altri di carattere pastorale generale: ridare slancio all’impegno dell’evangelizzazione; aiutare i cattolici nel cammino della riconciliazione e della progressiva normalizzazione della loro vita di fede; contribuire, con la luce del Vangelo, al bene del proprio Paese, secondo il principio “pienamente cattolici e pienamente cinesi”.

La Santa Sede è consapevole che l’azione pastorale della Chiesa nella storia ha sempre anche risvolti politici. La Chiesa, infatti, ha un contributo originale da offrire alla costruzione del bene comune della società. Come dice, al riguardo, il Concilio Vaticano II, “La comunità politica e la Chiesa sono indipendenti e autonome l’una dall’altra nel proprio campo. Tutte e due, anche se a titolo diverso, sono a servizio della vocazione personale e sociale delle stesse persone umane. Esse svolgeranno questo loro servizio a vantaggio di tutti, in maniera tanto più efficace quanto meglio coltiveranno una sana collaborazione tra di loro, secondo modalità adatte alle circostanze di luogo e di tempo” (, N. 76).

Il metodo che ha portato all’Accordo

La Santa Sede e le Autorità della Repubblica Popolare Cinese hanno continuato a parlare, hanno continuato a incontrarsi con regolarità con uno spirito di fiducia e di dialogo per cercare delle soluzioni: la fiducia è andata pian piano crescendo e sono caduti alcuni pregiudizi e preconcetti. Ciò ha permesso di trovare un Accordo su una questione di grande importanza, cioè la nomina dei Vescovi.

Un altro aspetto rilevante è che le Parti hanno concordato sull’importanza di seguire il metodo di “composizione amichevole” nella risoluzione di eventuali divergenze che sorgessero nell’interpretazione e nell’applicazione dell’Accordo Provvisorio sulla nomina dei Vescovi.

Il testo dell’Accordo

Il testo dell’Accordo non viene reso pubblico perché ha la caratteristica di essere un testo, sì vigente e normativo, ma provvisorio e in un certo senso anche sperimentale. Future revisioni e futuri perfezionamenti sono possibili e auspicabili.

In questo momento per la Santa Sede è importante che tutti comprendano e siano convinti che quanto si è fatto è a beneficio di tutti, è per il bene spirituale dei Cattolici in Cina e per il bene del Popolo Cinese.

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22 settembre 2018, 14:00