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Sergio Centofanti 鈥� Città del Vaticano

E鈥� stato pubblicato oggi il del . Nel Dicastero, istituito da Papa Francesco con il Motu Proprio 鈥溾�� del 15 agosto 2016, sono confluite competenze e funzioni appartenute al Pontificio Consiglio per i Laici e al Pontificio Consiglio per la Famiglia, che hanno cessato di esistere. A tale Dicastero è 鈥渃onnessa鈥� la Pontificia Accademia per la Vita e con esso ha un 鈥渄iretto legame鈥� il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia.

Dicastero non più diviso in tre sezioni

Prima novità dello Statuto - che significativamente entra in vigore il 13 maggio, memoria della Madonna di Fatima - è che il Dicastero non è suddiviso in tre sezioni, pur avendo più competenze. Inoltre, si ricorda che, 鈥渟econdo i principi della collegialità, sinodalità e sussidiarietà鈥�, 鈥渋ntrattiene relazioni con le Conferenze Episcopali, le Chiese locali e altri organismi ecclesiali, promovendo lo scambio tra di essi e offrendo la sua collaborazione affinché siano promossi i valori e le iniziative connesse鈥� alla materie trattate.

Promozione dei fedeli laici nella Chiesa e nel mondo

Si ribadisce che il Dicastero anima e incoraggia "la promozione della vocazione e della missione dei fedeli laici nella Chiesa e nel mondo, come singoli, coniugati o no, e altresì come membri appartenenti ad associazioni, movimenti, comunità鈥�, e che 鈥渇avorisce nei fedeli laici la coscienza della corresponsabilità, in forza del Battesimo, per la vita e la missione della Chiesa, secondo i diversi carismi ricevuti per l鈥檈dificazione comune, con una particolare attenzione alla peculiare missione dei fedeli laici di animare e perfezionare l鈥檕rdine delle realtà temporali鈥�, così come indica la Costituzione conciliare sulla Chiesa "" del 1964.

Protagonismo dei giovani

Il nuovo Statuto specifica meglio l鈥檃ttenzione del Dicastero ai giovani, 鈥減romuovendo il loro protagonismo in mezzo alle sfide del mondo odierno 鈥� Momento forte della sua attività è la preparazione delle 鈥�.

Uomo-donna: specificità, complementarità, pari dignità

Nel nuovo Statuto viene specificato che 鈥渋l Dicastero si adopera per approfondire la riflessione sul rapporto uomo-donna nella rispettiva specificità, reciprocità, complementarità e pari dignità. Valorizzando il 鈥榞enio鈥� femminile, dà il suo contributo alla riflessione ecclesiale sull鈥檌dentità e la missione della donna nella Chiesa e nella società, promovendone la partecipazione鈥�.

Cura pastorale e diritti della famiglia

Ribadisce poi che il Dicastero 鈥渁lla luce del Magistero pontificio, promuove la cura pastorale della famiglia, ne tutela la dignità e il bene basati sul sacramento del matrimonio, ne favorisce i diritti e la responsabilità nella Chiesa e nella società civile, affinché l鈥檌stituzione familiare possa sempre meglio assolvere le proprie funzioni sia nell鈥檃mbito ecclesiale che in quello sociale鈥�. Ricorda che il Dicastero 鈥減romuove convegni ed eventi internazionali, in particolare l鈥�鈥�.

Attenzione alle situazioni 鈥渋rregolari鈥�

Con un riferimento al capitolo ottavo dell鈥橢sortazione apostolica , lo Statuto sottolinea la sollecitudine pastorale della Chiesa anche nei confronti delle situazioni dette 鈥渋rregolari鈥� (cfr AL, 296-306).

Difesa della vita dal concepimento al termine naturale

Il nuovo Statuto ribadisce, quindi, che il Dicastero 鈥渟ostiene e coordina iniziative in favore della procreazione responsabile, come pure per la tutela della vita umana dal suo concepimento fino al suo termine naturale, tenendo presenti i bisogni della persona nelle diverse fasi evolutive鈥�. Inoltre, 鈥減romuove e incoraggia le organizzazioni e associazioni che aiutano la donna e la famiglia ad accogliere e custodire il dono della vita, specialmente nel caso di gravidanze difficili, e a prevenire il ricorso all鈥檃borto. Sostiene altresì programmi e iniziative volti ad aiutare le donne che avessero abortito鈥�.

Le nuove ideologie

Ribadisce anche che il Dicastero 鈥渟ulla base della dottrina morale cattolica e del Magistero della Chiesa studia e promuove la formazione circa i principali problemi di biomedicina e di diritto relativi alla vita umana e circa le ideologie che vanno sviluppandosi inerenti la stessa vita umana e la realtà del genere umano鈥�.

Lo Statuto, come il precedente, è approvato ad experimentum.