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La dottrina sociale e gli stili di vita nell’era digitale

Al via oggi pomeriggio, fino a sabato 26, la conferenza internazionale 2018 della Fondazione Centesimus Annus – pro Pontifice, che quest’anno festeggia i 25 anni di vita. Conclusione con il cardinal Parolin, Bartolomeo I e l’udienza di Papa Francesco

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Trentaquattro relatori, da diverse parti del mondo, che si confrontano sulle “nuove politiche e stili di vita nell’era digitale”. E’ la conferenza internazionale 2018 promossa dalla Fondazione Centesimus Annus – pro Pontifice , in occasione 25esimo anniversario della sua istituzione, che si apre oggi nel palazzo della Cancelleria a Roma. La fondazione, creata nel 1993, con atto chirografo, da San Giovanni Paolo II, vuol essere, ricorda il presidente Domingo Sugranyes Bickel, “un luogo di incontro, dove persone che vengono dalla vita economica, imprenditori, sindacalisti, economisti, incontrano persone che conoscono la dottrina sociale della Chiesa e si dibatte, si impara a vicenda cosa vuol dire applicarla sui problemi del momento”.

Bartolomeo I e l’agenda cristiana per il bene comune

Sabato 26 maggio la Conferenza si chiuderà nella Sala Regia del Palazzo Apostolico, con una sessione presieduta dal cardinal Pietro Parolin, segretario di Stato, nella quale il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo, farà una riflessione sul tema: “Un’agenda cristiana comune per il Bene Comune”. Al termine ci sarà l’udienza privata dei 500 partecipanti, con Papa Francesco. Tra i relatori esponenti della Pontificia Accademia per la Vita, della Fondazione Vaticana Gravissimum Educationis, della FAO, della Confederazione Europea dei Sindacati e un certo numero di economisti impegnati nel lavoro accademico e di dirigenti d’impresa.

Dalla robotizzazione ai nuovi sistemi di comunicazione

“Tratteremo il tema dei nuovi stili di vita – chiarisce il presidente Sugranyes Bickel - le nuove forme di sviluppo economico orientate più chiaramente al bene comune, una nuova coscienza di responsabilità delle persone nelle decisioni di ogni giorno. Tutto questo è da situare nel contesto di una economia che sta cambiando profondamente, con la robotizzazione, con l’intelligenza artificiale, con tutte queste nuove realtà del nuovo sistema di comunicazione”.

La catena alimentare e la cultura dell’”usa e getta”

La prima sessione, oggi pomeriggio, propone contributi a carattere interdisciplinare sulle priorità utili a ridisegnare i principi di una economia centrata sulla dignità e la solidarietà fra le persone. Una sessione di lavoro sarà dedicata al tema della formazione, riflettendo su come questa possa essere orientata a preparare i giovani ad inserirsi in una realtà lavorativa che sempre più richiede nuove specializzazioni e capacità di rinnovarsi.  Un’altra sessione si occuperà d’introdurre il tema della catena alimentare e della cultura “dell’usa e getta”. Quella di venerdì pomeriggio, centrata sugli sforzi di evangelizzazione in un mondo sempre più segnato dai conflitti, sarà guidata dalla relazione del cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

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24 maggio 2018, 09:00