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San Giovanni Paolo II: un'eredità di bontà

Messaggio del cardinale Pietro Parolin in occasione della conferenza "San Giovanni Paolo II e la sua eredità": “la sua tenace difesa dei diritti dell’uomo ha portato avanti e rafforzato l’impegno della Chiesa contro le drammatiche sperequazioni e ingiustizie che dividono il nord e il sud del mondo”.

Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano

“San Giovanni Paolo II e la sua eredità”. E’ questo il tema della conferenza, organizzata dall’ambasciata della Repubblica di Polonia presso la Santa Sede e la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, in occasione del quarantesimo anniversario dell’elezione del cardinale polacco Karol Wojtyła alla cattedra dell’apostolo Pietro. All’evento, tenutosi a Roma nella sede dell’ateneo pontificio, hanno partecipato tra gli altri il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, mons. Mieczyslaw Mokrzycki, già segretario di Giovanni Paolo II e Aurturo Mari, fotografo personale di Papa Wojtyła.

Messaggio del cardinale Pietro Parolin

La testimonianza di vita, il messaggio, il rapporto con i media e la dimensione teologica. Sono questi solo alcuni dei tratti di San Giovanni Paolo II al centro delle riflessioni che hanno scandito la conferenza. Durante i lavori, è stato anche letto il messaggio del segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, inviato per questa occasione. “La bussola che ha orientato il lungo servizio del Pontefice polacco – si legge nel messaggio – è stato il Concilio Vaticano II”. “Nella ferma certezza che è l’uomo la via per eccellenza della Chiesa – scrive il porporato - egli è andato incontro a ogni uomo e a tutto l’uomo”.

Da Papa Wojtyła instancabile servizio alla Chiesa

“La sua tenace difesa dei diritti dell’uomo ha portato avanti e rafforzato l’impegno della Chiesa contro le drammatiche sperequazioni e ingiustizie che dividono il nord e il sud del mondo”. “memorabili – si legge ancora nel messaggio – sono anche i suoi interventi sull’Europa”. E incancellabili restano “gli accorati appelli e le iniziative per la pace e la condanna esplicita della guerra”. Nel messaggio si ricordano anche l’impulso al dialogo ecumenico e a quello interreligioso, la forte impronta mariana del pontificato e l’affetto per i giovani, ripetutamente convocati nelle Giornate mondiali della Gioventù. In questi è molti altri ambiti – conclude il cardinale Parolin – San Giovanni Paolo II  ha espresso “il suo instancabile e prezioso servizio alla Chiesa”.

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26 aprile 2018, 14:56