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Conferenza internazionale in Vaticano “Unire per curare”

Dal 26 al 28 aprile, Conferenza internazionale in Vaticano “Unire per curare”, promossa dal Pontificio Consiglio per la Cultura e Cura Foundation. Tema di quest’anno “Come scienza, tecnologia e medicina del 21mo secolo impatteranno sulla cultura e la società”.

Roberta Gisotti – Città del Vaticano

”Un’iniziativa di assistenza sanitaria globale”, arrivata al suo quarto appuntamento, dopo le Conferenze in Vaticano del 2011, 2013 e 2016. Tre giorni di lavori ospitati nell’Aula nuova del Sinodo per fare il punto sullo stato di avanzamento delle innovazioni tecnologiche e la condivisione di conoscenze per migliorare la salute umana, contrastare le malattie, proteggere l’ambiente, considerandone le implicazioni culturali, religiose e sociali. Al progetto aderiscono oltre al Pontificio Consiglio per la Cultura e all’organizzazione caritativa Cura Foundation, il programma Stoq-Scienza, teologia e ricerca ontologica e la Stem for Life Foundation.

Evento sanitario unico al mondo

Un incontro internazionale cui parteciperanno scienziati e medici di maggiore fama, insieme a pazienti, famiglie, esperti di etica e leader religiosi, coinvolgendo politiche dei governi, affari e filantropia. Si tratta di “uno degli eventi sanitari più unici al mondo, la Davos della salute”, ha commentato Robin Smith, presidente di Cura Foundation: “unendo le parti interessate e i responsabili delle decisioni in questo singolare contesto ispiratore, e includendo le voci dei pazienti, noi possiamo indicare i modi per impattare sulla salute umana globale”.

Richiamo a condividere le conoscenze

“Questo evento, ed i tre che l’hanno preceduto - ha sottolineato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura – aiuta ad inviare un forte richiamo al mondo che condividendo la conoscenza, collaborando e comprendendo le differenti prospettive noi possiamo progredire nella salute umana e proteggere il nostro ambiente in un modo eticamente sostenibile”.

Preparare il futuro

Intenzione dei promotori è di unire “senza pregiudizio” persone di diversi campi professionali, formazioni ideologiche e religiose, estrazione sociale per stimolare un dialogo aperto e utilizzare un approccio multidisciplinare per migliorare la salute globale e preparare il futuro.

 

 

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27 febbraio 2018, 18:13