Papa: miseria non è una fatalità. Sant’Egidio: mettere i poveri al centro
di Alessandro Gisotti
“La miseria non è una fatalità: ha delle cause che vanno riconosciute e rimosse, per il bene di tanti fratelli e sorelle”. E’ quanto afferma oggi Papa Francesco attraverso un tweet sul suo account @Pontifex. Le parole del Pontefice via social media giungono a tre giorni dalla , che si celebrerà domenica 19 novembre, voluta fortemente da Francesco. Sull’importanza di questa iniziativa, abbiamo raccolto il commento di Carlo Santoro che, con la Comunità di Sant’Egidio, è impegnato in prima persona nel sostegno dei poveri di Roma:
R. - Il Papa intende mettere i poveri al centro della Chiesa, ci riporta al valore vero di quella che è la vita assieme ai poveri.
D. - Quali sono oggi i bisogni principali dei poveri di Roma e in particolare di questa zona di San Pietro, dove Sant’Egidio è molto presente?
R. - La situazione è molto preoccupante perché già adesso è tornato il freddo, i posti letto a Roma sono sempre meno. L’anno scorso infatti sono morte otto persone a metà gennaio. Siamo preoccupati proprio perché questo potrebbe, ad un certo punto, ripetersi.
D. - Quali sono le speranze dopo questa giornata, una chiamata da parte del Papa per tutti i cristiani ad impegnarsi per i poveri?
R. - La nostra speranza è che questa città si coinvolga, in particolare i giovani, perché l’anno scorso ad esempio, proprio quando ci fu questa emergenza freddo abbiamo visto molte persone, molti giovani tornare per strada la sera insieme a noi, ma anche spontaneamente. Questo mi sembra un fatto fondamentale perché è un discorso molto evangelico. Il Papa, come dicevo prima, mette al centro i poveri, ci invita ad amare concretamente con i fatti, non a parole!
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