Udienza generale del 20 settembre
Adriana Masotti - Città del Vaticano
"Il più felice dei miei giorni sarà quello in cui potrò dare la vita per voi". Lo diceva san Daniele Comboni, missionario in Africa. Alla luce dell'insegnamento di Gesù, afferma il Papa, egli prese consapevolezza del male della schiavitù. E ricorda le parole già pronunciate a Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo, il 31 gennaio scorso. "La schiavitù, così come il colonialismo, non è un ricordo del passato. Purtroppo. Nell¡¯Africa tanto amata da Comboni, oggi dilaniata da molti conflitti, 'dopo quello politico, si è scatenato (¡) un ¡°colonialismo economico¡±, altrettanto schiavizzante (¡). Rinnovo dunque il mio appello: "Basta soffocare l¡¯Africa: non è una miniera da sfruttare o un suolo da saccheggiare'".
Francesco ripercorre la vicenda di san Daniele e sottolinea che fondamento della sua missione erano la carità per i fratelli e l'amore per Cristo. E afferma: "Il sogno di Comboni è una Chiesa che fa causa comune con i crocifissi della storia, per sperimentare con loro la risurrezione". San Daniele, conclude Francesco, invita anche la Chiesa di oggi a non dimenticate i poveri "perché in loro è presente Gesù crocifisso, in attesa di risorgere¡±.