Ep. 247 - Papale papale -"Bambini"
Pio XII,
Voi siete venuti per dirCi, a nome vostro e di tutti i bambini d'Italia e del mondo, che siete sempre pronti ad ascoltare la voce divina di Gesù, perchè Egli vi ama e parla giorno per giorno ai vostri cuori. Voi avete certamente appreso dai vostri buoni Maestri come S. Giovanni Apostolo ed Evangelista, giunto alla estrema vecchiaia, soleva rivolgere ai suoi fedeli sempre le stesse parole: Figliuoli, amatevi l'un l'altro. Era abbastanza; era tutto. Tutti i libri e i catechismi, tutti i discorsi di sacerdoti, dall'altare, nel confessionale, attraverso la radio, non potrebbero dirvi nulla di più perfetto. Questo: Cari fanciulli, amatevi l'un l'altro, come Gesù vi ha amati.
Paolo VI,
Eccoci ora a voi, cari bambini e bambine delle Scuole Elementari di Castel Gandolfo, che vi siete distinti quest’anno per lo studio e la pratica della Religione. (....) Vi diciamo la nostra lode più viva per il risultato che avete raggiunto, al quale, badate bene, noi attribuiamo grandissima importanza: e non solo per voi, che siete stati i più bravi, ma anche per tutti i vostri condiscepoli, che insieme con voi hanno preso parte a questa gara tanto significativa. Infatti è molto bello che lo studio della religione non si fermi solo alle nozioni dell’intelligenza, sia pure necessarie e indispensabili, ma passi nella pratica della vita, nella testimonianza cristiana di tutti i giorni, nell’impegno di vivere come vuole Gesù.
Benedetto XVI,
Passando per alcuni reparti, imbattendomi con tanti piccoli che soffrono, ho pensato spontaneamente a Gesù che amava teneramente i bambini e voleva che li lasciassero andare a Lui. Sì, come Gesù, anche la Chiesa manifesta una speciale predilezione per l’infanzia, specialmente quando si tratta di fanciulli sofferenti. Ed ecco, allora, il secondo motivo per cui sono venuto tra voi: per testimoniare anch’io l’amore di Gesù per i bambini, un amore che si effonde spontaneo dal cuore e che lo spirito cristiano accresce e rafforza. Il Signore ha detto: “Quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a me” (cfr Mt 25,40.45). In ogni persona sofferente, ancor più se piccola e indifesa, è Gesù che ci accoglie e attende il nostro amore.
Francesco,
Io vorrei accogliere tutti voi così, uno per uno, ma siete in tanti, e allora a tutti insieme vi dico, bambini e bambine, che voi siete una cosa meravigliosa, la vostra età è meravigliosa e vi dico di andare avanti. E voi siete proprio nella Chiesa. Pensiamo ai bambini che in questo momento stanno soffrendo – non dimentichiamolo – per i disastri climatici, per la fame, per la guerra e per la povertà. Voi sapete che c’è gente cattiva che fa del male, che fa la guerra, distrugge… Voi, volete fare del male? [rispondono: “No!”] Voi volete aiutare? [rispondono: “Sì!”] Mi piace questo, mi piace.
Cari bambini, la vostra presenza qui è un segno che arriva dritto al cuore di tutti noi adulti, e noi, le persone grandi, dobbiamo guardare la vostra spontaneità e ascoltare il vostro messaggio.