Ep. 52 - Papale papale -"Padre"
Giovanni Paolo II,
Punto di partenza della nostra riflessione sono le parole del Vangelo, che ci additano in Gesù il Figlio e il Rivelatore del Padre. Il suo insegnamento, il suo ministero, il suo stesso stile di vita, tutto in Lui rinvia al Padre (cfr Gv 5,19.36; 8,28; 14,10; 17,6). Questi è il centro della vita di Gesù, e a sua volta Gesù è l'unica via per accedere al Padre. "Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Gv 14,6).
Benedetto XVI,
Dio ci è Padre perché ci ha benedetti e scelti prima della creazione del mondo (cfr Ef 1,3-6), ci ha resi realmente suoi figli in Gesù (cfr 1Gv 3,1). E, come Padre, Dio accompagna con amore la nostra esistenza, donandoci la sua Parola, il suo insegnamento, la sua grazia, il suo Spirito. Egli - come rivela Gesù - è il Padre che nutre gli uccelli del cielo senza che essi debbano seminare e mietere, e riveste di colori meravigliosi i fiori dei campi, con vesti più belle di quelle del re Salomone (cfr Mt 6,26-32; Lc 12,24-28); e noi – aggiunge Gesù - valiamo ben più dei fiori e degli uccelli del cielo!
Giovanni XXIII,
Vedendo Gesù, onnipotente e umile, infinito e povero, Verbo di Dio e silenzioso, ogni uomo vede la salvezza che viene da Dio, prende coraggio a riformare la sua vita, a rendere meritorio per sé e benefico per i suoi simili questo misterioso e provvidenziale tragitto che è la nostra umana esistenza. Come il Padre celeste v'invita al suo Figlio, fattosi nostro fratello, così la Chiesa, ripetendo il gesto santo di Maria, vi porge Gesù attraverso il ministero sacerdotale che noi continuiamo.
Giovanni Paolo I,
Quando si tratta di fede, il grande regista è Dio, perché Gesù ha detto: nessuno viene a me se il Padre mio non lo attira. S. Paolo non aveva la fede, anzi perseguitava i fedeli. Dio lo aspetta sulla strada di Damasco: « Paolo - gli dice - non sognarti neanche di impennarti, di tirar calci, come un cavallo imbizzarrito. Io sono quel Gesù che tu perseguiti. Ho disegni su di te. Bisogna che tu cambi! ». Si è arreso, Paolo; ha cambiato, capovolgendo la propria vita.
Paolo VI,
Il momento religioso è fatto per Dio: uccelli dalle ali mozzate noi siamo, se non abbiamo la capacità di elevarci col volo d’un pensiero, d’un Preghiera, d’una visione panoramica della vita alla ricerca, alla presenza, all’incontro filiale e beato col Dio dell’universo, col Padre nostro che sta nei cieli.
Pio XII,
Figli lontani, smarriti, delusi e amareggiati, particolarmente voi, ai quali ingannevoli voci e forse anche incauta visione delle cose hanno spento nel cuore l'affetto che già nutrivate per la Santa Chiesa, non vogliate respingere l'offerta di riconciliazione che Dio stesso vi offre per Nostro mezzo e in un tempo veramente accettevole. Siate fin da ora persuasi che dolci sono le vie del ritorno alla casa del Padre e pieno di gaudio l'abbraccio che vi aspetta.
Francesco,
Gesù non è venuto per i sani, ma per i malati, per i peccatori (cfr Lc 5,31) – cioè per tutti, perché chi pensa di essere sano, in realtà non lo è. Se lavoriamo per la giustizia, non sentiamoci migliori degli altri: il Padre fa sorgere il suo sole sopra i buoni e sopra i cattivi (cfr Mt 5,45). Ama tutti il Padre! Impariamo da Dio che è sempre buono con tutti, al contrario di noi che riusciamo ad essere buoni solo con qualcuno, con qualcuno che mi piace. Fratelli e sorelle, santi e peccatori, siamo tutti fratelli amati dallo stesso Padre.