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2023.10.02 Papale Papale Coraggio

Ep. 38 - Papale papale - "Coraggio"

Giovanni Paolo II

Allora, per i bambini un abbraccio, per i giovani un incoraggiamento. Un incoraggiamento, e io lo dico per dare risposta alle tante volte in cui i giovani mi augurano: “Coraggio, Papa”. Allora io dico a voi: “Coraggio, giovani”. E con la stessa parola possiamo camminare attraverso la società tutta intera, attraverso ogni famiglia, qualche volta in crisi, ma tutti sappiamo bene che la famiglia cristiana fondata sul sacramento della Chiesa, sacramento che esprime amore di Cristo e della Chiesa, è solida. E se anche l’uomo diventa debole, la persona umana insufficiente, il fondamento del sacramento è solido. Cerchiamo di superare le nostre debolezze umane con la forza del sacramento, di questo santissimo sacramento del Matrimonio, che dà la solidità, dà la coerenza e dà la fortezza alla vita familiare. (...) Coraggio per tutti quelli che lavorano nelle diverse professioni: che non manchi lavoro a nessuno! (...) Direi ancora, carissimi, coraggio ai sofferenti! Già ho incontrato gli ammalati nell’ospedale, già ho incontrato gli anziani nella loro Casa. Coraggio a questi che soffrono, coraggio a tutti quelli che portano la croce.

Paolo VI

La fede deve essere anche fiducia e coraggio in un mondo che evolve rapidamente ed in un’età di profonde trasformazioni, qual è la presente. La fede non è mai disgiunta da sacrifici e da prove, perché essa scaturisce dalla Croce di Cristo e, quindi, chiama ogni cristiano ad una sequela difficile (Cfr. Matth. 7, 13-14), ad un’abnegazione quotidiana (Cfr. Ibid. 16, 24; Luc. 9, 21); ad un severo impegno personale per vivere secondo il Vangelo. Ma c’è - voi lo sapete - anche un premio per la fede ferma e animosa; la coscienza di appartenere a Cristo ed alla sua Chiesa, la certezza di possedere il suo Regno di giustizia e di pace, la speranza che si avvia faticosamente qui sulla terra e si consegue, perfetta e compiuta dalla carità, lassù nella casa del Padre celeste. Coraggio, dunque : è con questa parola che noi riassumiamo il saluto e vi accompagniamo nel ritorno alla vostra terra, a noi sempre e per tanti titoli cara. 

Giovanni Paolo I

Ieri mattina io sono andato alla Sistina a votare tranquillamente. Mai avrei immaginato quello che stava per succedere. Appena è cominciato il pericolo per me, i due colleghi che mi erano vicini mi hanno sussurrato parole di coraggio. Uno ha detto: «Coraggio! Se il Signore dà un peso, dà anche l'aiuto per portarlo ». E l'altro collega: « Non abbia paura, in tutto il mondo c'è tanta gente che prega per il Papa nuovo ». Venuto il momento, ho accettato.

Francesco,

Cari giovani, attira la libertà di Gesù! Lasciamo che ci vibri dentro, che ci scuota, che susciti in noi il coraggio della verità. E noi possiamo chiederci: se fossi qui, ora, al posto di Pilato davanti a Gesù, a guardarlo negli occhi, di che cosa mi vergognerei? Davanti alla verità di Gesù, alla verità che è Gesù, quali sono le mie falsità che non stanno in piedi, le mie doppiezze che a Lui non piacciono? (...) Ci serve metterci davanti a Gesù per fare la verità in noi. (...) Amici, non siamo qui per farci incantare dalle sirene del mondo, ma per prendere in mano la nostra vita, per “mordere la vita”, per viverla pienamente!

Così, nella libertà di Gesù troviamo anche il coraggio di andare controcorrente. E questa è una parola che vorrei sottolineare: andare controcorrente, avere il coraggio di andare controcorrente.

15 novembre 2023