Ep. 36 – Le chiavi di Pietro - "Tentazioni"
“Tentazioni”, al plurale, è la parola chiave di questo episodio: un vocabolo che Papa Francesco ha pronuciato nel corso dell’udienza generale del 3 gennaio 2024, legandolo alla salvezza dell’uomo e anche alla santità. Cita Abba Antonio, il primo grande padre del monachesimo che scriveva: “Togli le tentazioni e nessuno sarà salvato”. Don Santi Grasso, docente di Esegesi del Nuovo Testamento, anche presso la Pontificia Università Santa Croce di Roma, sottolinea come il tema delle tentazioni percorra tutta la Bibbia. Il primo racconto, Genesi 3, narra di Adamo ed Eva tentati dal serpente. Don Grasso richiama il libro del Deuteronomio “per spiegare che la tentazione è sapere cosa c'è nel cuore dell'uomo, cosa c'è nell'interiorità”. “È un test di verifica, è uno stare al bivio: scegliere tra la fedeltà a Dio e l'indipendenza da Lui”. La tentazione è dunque, anche dal punto di vista "laico", un esame per capire cosa si desidera veramente e chi si è. Lo sottolinea Silvio Lenzi, psichiatra, psicoterapeuta, direttore della Scuola Bolognese di Psicoterapia Cognitiva, evidenziando che nel mondo di oggi, dominato da una libertà senza limiti, riflettere sulle "tentazioni" è un’occasione per aprirsi ad una dimensione fondamentale dell’esperienza umana “e cioè alla capacità di riflettere su sé stessi, di considerare il valore di sé stessi, delle proprie azioni, il poter pensare a cosa è male per me e cosa è bene per me”. Fondamentale in questo cammino è il peso della comunità nella lotta interna della persona perché riporta a una responsabilità dovuta alla presenza dell'altro ma anche “dal pensarsi in un progetto comune”. Così, sia dal punto di vista religioso che da quello sociale, la tentazione è un mettersi alla prova, una sfida per crescere.
Sono citati in questo episodio:
Papa Francesco
Papa Benedetto XVI
Con la collaborazione dell'Archivio Editoriale Multimediale - Radio Vaticana