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Udienza all'Unione giuristi cattolici italiani, 10 dicembre 2021

Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano

Il Papa ha incontrato questa mattina 300 membri dell’Unione giuristi cattolici italiani, che partecipano al loro 70.mo congresso nazionale, e li ha invitati a non chiedere ai governanti “favori a nome dei poveri” ma a proclamare con fermezza diritti “che derivano dal riconoscimento della dignità umana”.

I giuristi cattolici sono chiamati ad affermare e tutelare i diritti dei più deboli, all’interno di un sistema economico e sociale che finge di includere le diversità ma che di fatto esclude sistematicamente chi non ha voce. I diritti dei lavoratori, dei migranti, dei malati, dei bambini non nati, delle persone in fin di vita e dei più poveri sono sempre più spesso trascurati o negati. Chi non ha capacità di spendere e di consumare sembra non valere nulla. Ma negare i diritti fondamentali, negare il diritto a una vita dignitosa, a cure fisiche, psicologiche e spirituali, a un salario giusto significa negare la dignità umana.

Ai giuristi cattolici Francesco ha ricordato quanto detto davanti ai rifugiati di Lesbo, domenica scorsa: “il rispetto delle persone e dei diritti umani, dovrebbe essere sempre salvaguardato, e la dignità di ciascuno dovrebbe essere anteposta a tutto”. Ma quanto siamo distanti da questo rispetto…

Lo stiamo vedendo: quanti braccianti sono – scusatemi la parola – “usati” per la raccolta dei frutti o delle verdure … E poi, pagati miserabilmente e cacciati via, senza alcuna protezione sociale.

 

 

10 dicembre 2021