Francesco: l'arte, linguaggio universale che mette a tacere ogni grido di guerra
Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
La preghiera per i Paesi che sono in guerra, il dispiacere di non aver potuto celebrare la messa per il Giubileo degli artisti, il ringraziamento al personale sanitario del Policlinico Gemelli di Roma, dove è ricoverato per un’infezione alle vie respiratorie. All’Angelus domenicale, consegnato dal Papa e diffuso dalla Sala Stampa vaticana, Francesco, in occasione del Giubileo degli artisti, ricorda come proprio l’arte abbia in sé la forza di poter concorrere alla diffusione della pace, esprimendo poi il suo rammarico per non aver potuto vivere di persona la celebrazione “dell’Eucaristia dedicata in particolare agli artisti venuti da varie parti del mondo per vivere le Giornate giubilari”.
Ringrazio il Dicastero per la Cultura e l'Educazione per la preparazione di questo appuntamento, che ci ricorda l’importanza dell’arte come linguaggio universale che diffonde la bellezza e unisce i popoli, contribuendo a portare armonia nel mondo e a far tacere ogni grido di guerra. Desidero salutare tutti gli artisti che hanno partecipato: avrei voluto essere in mezzo a voi ma, come sapete, mi trovo qui al Policlinico Gemelli perché ho ancora bisogno di un po' di cure per la mia bronchite
Il ringraziamento al personale del Gemelli
Il Papa quindi esprime tutto il suo ringraziamento per le espressioni di prossimità che gli stanno giungendo in questi giorni di ricovero, con un pensiero speciale al personale sanitario tutto del Policlinico Gemelli dove si trova ricoverato.
Vi ringrazio per l’affetto, la preghiera e la vicinanza con cui mi state accompagnando in questi giorni, così come vorrei ringraziare i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale per la loro premura: svolgono un lavoro prezioso e tanto faticoso, sosteniamoli con la preghiera!
Il pensiero ai Paesi in guerra
In chiusura, prima di invitare i fedeli ad affidarsi a Maria perché possa aiutare ad essere “come Lei cantori e artefici della bellezza che salva il mondo”, Francesco chiede, ancora una volta, suppliche per i Paesi che sono in guerra
Invito tutti a continuare a pregare per la pace nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan
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