Al Papa una cartella da mogli e madri ucraine con 600 storie di prigionieri di guerra
Fabrizio Peloni - Città del Vaticano
Seicento fogli, con altrettante storie di uomini ucraini di cui non si hanno più notizie. Sono stati raccolti in una cartellina che questa mattina, nel corso dell’udienza generale, è stata consegnata nelle mani di Papa Francesco da cinque donne, madri e mogli di prigionieri di guerra venute dal martoriato Paese. Su ciascun foglio sono riportati il nome, la data di nascita, il giorno da cui si sono persi i contatti e i recapiti di telefono e di posta elettronica dei 600 “dispersi”. Si tratta di civili che in seguito all’invasione russa si sono adoperati per difendere la patria e che molto probabilmente sono stati catturati dall’esercito nemico.
Dolore e speranze
Le cinque donne indossavano una maglietta bianca in cui erano stampate due ali, una gialla e una azzurra come i colori della bandiera ucraina, e la sigla dell’Associazione di cui fanno parte “Donne per la difesa del territorio”. Hanno confidato al Pontefice tutto il loro dolore, perché ripongono in lui tutte "le speranze per le sorti dei nostri valorosi mariti e figli, affinché si possano aprire corridoi umanitari per lo scambio di prigionieri e perché il terrore della guerra abbia una fine". E Francesco ancora una volta ha baciato la bandiera nazionale ucraina che le donne avevano portato con loro, assicurando la propria preghiera. "Abbiamo inoltre donato al Santo Padre una tipica bambola ucraina in stoffa, denominata motanka - simbolo di bontà e speranza che storicamente nelle nostre case viene considerata guardiana della famiglia - su cui abbiamo cucito le stesse due ali rappresentate sulla nostra maglietta", hanno concluso le cinque ucraine.
Lo spettacolo del circo Rony Roller
Anche in questa seconda udienza generale del 2025, l’Aula Paolo vi si è trasformata in palcoscenico per i circensi. Dopo l’esibizione di mercoledì scorso degli artisti di CircAfrica, oggi è stata la volta dei clown, trampolieri, giocolieri, acrobati e ballerine del Circo Rony Roller. E Papa Francesco ha partecipato attivamente allo spettacolo, non solo da spettatore, ma anche lanciando una pallina al cane della compagnia. Ai circensi il vescovo di Roma ha rivolto parole di vivo ringraziamento per il lavoro che quotidianamente svolgono, chiedendo a tutti i presenti un applauso.
Un gruppo di leader delle Chiese d'Inghilterra
Particolarmente significativa dal punto di vista ecumenico, in vista dell’imminente apertura della Settimana di Preghiera per l’Unità dei cristiani, la presenza di un gruppo di leader delle Chiese d’Inghilterra. Accompagnati da padre Martin Browne, del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, guidati dal vescovo Peter Collins, ordinario di East Anglia, hanno salutato il Pontefice al termine dell’udienza. Fanno parte di “Churches together”, un gruppo attivo nella contea di Norfolk.
Una delegazione delle misericordie d’Italia, con a capo il vescovo Franco Agostinelli, correttore nazionale, ha partecipato all’udienza per chiedere al Papa di benedire la Croce che «accompagnerà la “Peregrinatio” in tutte le oltre 800 sedi delle Misericordie in Italia durante il tempo del Giubileo», ha spiegato il presule. Si tratta di un’icona in legno di olivo, alta un metro e trenta circa, che «ci auguriamo possa essere di ispirazione nei momenti di riflessione e di preghiera durante questo Anno Santo», ha aggiunto.
Oltre sessanta membri dell’Associazione Cuochi Provincia Granda, attiva nel cuneese, hanno donato al Pontefice «un grembiule da cucina, simbolo del nostro impegnativo lavoro, e poi gli abbiamo chiesto di autografarne uno da conservare gelosamente presso la nostra sede».
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