蜜桃交友

Cerca

Dom Prosper Guéranger, servo di Dio e primo abate dell'abbazia di Saint-Pierre di Solesmes Dom Prosper Guéranger, servo di Dio e primo abate dell'abbazia di Saint-Pierre di Solesmes

Francesco: dom Guéranger, faro di rinnovamento della fede e maestro di preghiera

Il Papa scrive all'abbazia di Saint-Pierre di Solesmes nel 150.mo anniversario della morte del fondatore e primo abate, ricordando il suo ruolo fondamentale nella riscoperta della liturgia come "lingua della Chiesa" e nella restaurazione dell'ordine benedettino in Francia: una "testimonianza viva" della vita monastica

Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano

Fedele alla Santa Sede, testimone del valore della liturgia come "lingua della Chiesa" e faro di rinnovamento della fede, capace di accompagnare i fedeli "nelle ore di pace come nei giorni di avversità. Sono questi i due carismi che Papa Francesco evidenzia nel ricordo di dom Prosper Guéranger, servo di Dio e primo abate dell'abbazia di Saint-Pierre di Solesmes, nel 150.mo anniversario della sua morte, avvenuta il 30 gennaio 1875. In una lettera indirizzata all'attuale abate della casa madre della Congregazione di Francia dell'Ordine di San Benedetto, dom Geoffrey Kemlin, Francesco esprime il suo incoraggiamento e la sua vicinanza a quanti hanno dedicato la vita a seguire "le orme di questo servitore della Chiesa", o a far conoscere la sua opera.

Rendere accessibile "la bellezza della liturgia"

"Benedic anima mea Domino", il passo del Salmo 102 che accompagnò dom Guéranger negli ultimi istanti della sua vita. Il sigillo di un'esistenza che i predecessori di Francesco hanno celebrato per il suo ruolo nella restaurazione della vita monastica benedettina in Francia - soppressa dopo la Rivoluzione del 1789 - e la diffusione della devozione al Sacro Cuore di Gesù e alla Vergine Maria, impegnandosi a favore della definizione del dogma dell'Immacolata Concezione. A questi aspetti, il Papa aggiunge "la fedeltà alla Santa Sede e al Successore di Pietro, in particolare nell’ambito della liturgia, e la paternità spirituale". Da sacerdote diocesano e poi come monaco benedettino, dom Guéranger era solito utilizzare il Messale Romano per i suoi uffici, ispirando il ritorno delle diocesi francesi "all'unità della liturgia". Questa dedizione si concretizzò nella stesura dei volumi de L’anno liturgico, con l'intento di rendere accessibili a sacerdoti e laici "la bellezza e le ricchezze della liturgia che è fonte prima della spiritualità cristiana", come ricordava lo stesso Francesco nella sua lettera apostolica .

Padre spirituale di sacerdoti e laici

Nei suoi scritti, l'abate affermava con forza come "la preghiera della Chiesa" sia "la più gradita all’orecchio e al cuore di Dio e, quindi, la più potente. Beato dunque", scriveva l'abate "colui che prega con la Chiesa". Un'affermazione che il Papa auspica possa ispirare la comunità ecclesiale odierna, affinché elevi "una sola e identica preghiera capace di esprimere la sua unità". Quando l'11 luglio 1833 si recò con tre compagni nel vecchio priorato di Solesmes, dom Guéranger lo trasformò non solo in un centro nevralgico per la rinascita dell'ordine benedettino, scomparso dai tempi della Rivoluzione, ma anche in un punto di riferimento per i fedeli: padri e madri di famiglia, bambini e chiunque cercasse un consiglio spirituale. Una paternità che si traduceva in un rinnovato "gusto della preghiera" e in un amore più profondo per la Chiesa.

Esempio della "fecondità della vita monastica"

Papa Francesco conclude la sua lettera auspicando che l'opera del servo di Dio, per il quale l'8 novembre 2023 la Conferenza Episcopale Francese ha espresso parere favorevole alla causa di beatificazione, continui a produrre "frutti di santità" nel popolo fedele, rimanendo "una testimonianza viva della fecondità della vita monastica, nel cuore della Chiesa".

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

30 gennaio 2025, 12:30