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Le mille candele accese per celebrare i mille giorni dall'inizio della guerra in Ucraina, durante una preghiera congiunta alla base del Monumento alla Madrepatria a Kiev (Ansa) Le mille candele accese per celebrare i mille giorni dall'inizio della guerra in Ucraina, durante una preghiera congiunta alla base del Monumento alla Madrepatria a Kiev (Ansa)

Francesco: la guerra in Ucraina sciagura vergognosa, dialogo al posto delle armi

Il Papa a fine udienza generale ricorda i mille giorni del conflitto nel Paese est-europeo e rilancia l'appello perché lo scontro ceda il posto all’incontro. Poi legge la lettera di un universitario ucraino che scrive: “Avrei voluto fuggire e tornare ad essere un bambino abbracciato dalla mamma. Quando ricorderà il nostro Paese ricordi non solo la sofferenza, ma anche l'amore"

Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano

“Quando parlerà del nostro dolore, quando ricorderà i mille giorni di sofferenza, ricordi anche i mille giorni di amore, perché solo l’amore, la fede e la speranza danno un vero significato alle ferite.”

Sceglie le parole di una lettera inviata da uno studente ucraino, Papa Francesco, per ricordare i mille giorni dall'inizio del conflitto nel Paese est-europeo a conclusione dell'udienza generale di oggi, 20 novembre. Una "ricorrenza tragica per le vittime e per la distruzione che ha causato", afferma il Papa. "Ma allo stesso tempo una sciagura vergognosa per l'intera umanità", aggiunge, con la voce quasi rotta dall'emozione.

Questo però non deve dissuaderci dal rimanere accanto al martoriato popolo ucraino, né dall’implorare la pace e dall’operare perché le armi cedano il posto al dialogo, e lo scontro all’incontro.

"Sia testimone della nostra fede"

"La prego, non parli solo delle nostre sofferenze", scrive lo studente universitario, in una lettera che Francesco legge ad una piazza San Pietro puntellata dagli ombrelli aperti per via della leggera pioggia che inizia a scendere. "Sia testimone anche della nostra fede", chiede il ragazzo, "anche se imperfetta il suo valore non diminuisce", dipingendo "con pennellate dolorose il quadro del Cristo Risorto". La guerra ha significato, per il ragazzo, "troppi morti" e mille giorni vissuti "in una città dove un missile uccide e ferisce decine di civili".

Membri della diaspora ucraina e sostenitori partecipano a una manifestazione davanti all'ambasciata russa a Varsavia, Polonia
Membri della diaspora ucraina e sostenitori partecipano a una manifestazione davanti all'ambasciata russa a Varsavia, Polonia

"Un bambino abbracciato dalla mamma"

Testimoniare le "tante lacrime" piante dai suoi connazionali ha spinto lo studente a desiderare la fuga dal suo Paese, rappresentato dalla first lady, Olena Zelenska, presente all'udienza generale

“Avrei voluto tornare ad essere un bambino abbracciato dalla mamma, avrei voluto onestamente essere in silenzio e amore.”

Il Papa saluta la first Lady ucraina Olena Zelenska
Il Papa saluta la first Lady ucraina Olena Zelenska

"Se il dolore fa male, significa che ami"

Eppure, nel buio del dolore, lo studente trova la forza per ringraziare Dio, poiché nella sofferenza "imparo ad amare di più". Essa "non è solo cammino verso la rabbia e la disperazione": il dolore, "se si fonda sulla fede, è un buon maestro d'amore". 

“Se il dolore fa male, significa che ami”

"Solo l'amore, la fede e la speranza danno un vero significato alle ferite"

La lettera si conclude con un rinnovato appello a ricordare i "mille giorni di amore" vissuti, seppur nel dolore, dal popolo ucraino. Questo perché, scrive ancora lo studente, "solo l'amore, la fede e la speranza danno un vero significato alle ferite". L'appello e la lettera fanno seguito alla missiva inviata da Francesco all'arcivescovo Visvaldas Kulbokas, nunzio apostolico in Ucraina


Cristo Re e la Presentazione della Beata Vergine Maria

Il Papa ha ricordato la solennità di Cristo Re dell'Universo, che sarà celebrata domenica prossima. "Invito ciascuno a riconoscere la presenza del Signore nella propria vita", chiede Francesco, "così da partecipare alla costruzione del suo Regno di amore e di pace". Domani, in occasione della memoria liturgica della Presentazione della Beata Vergine Maria, si celebrerà la Giornata pro Orantibus. "Alle sorelle claustrali chiamate dal Signore alla vita contemplativa, assicuriamo la nostra vicinanza", afferma il Papa auspicando "il necessario sostegno spirituale e materiale della comunità ecclesiale" ai monasteri di clausura.

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20 novembre 2024, 10:41