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Un'immagine distribuita dal Ministero degli Interni iraniano mostra un tunnel in una miniera di carbone a Tabas, nella provincia iraniana di Khorasan Un'immagine distribuita dal Ministero degli Interni iraniano mostra un tunnel in una miniera di carbone a Tabas, nella provincia iraniana di Khorasan

Il cordoglio del Papa per il disastro minerario in Iran

Sono almeno 50 le vittime dell’esplosione in una miniera di carbone a Tabas, nel Nord-Est del Paese. Le autorità ritengono che i lavoratori rimasti intrappolati nella miniera non siano sopravvissuti

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Papa Francesco, in un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, esprime il proprio cordoglio per le vittime causate dall’esplosione in una miniera di carbone a Tabas, nella regione nordorientale dell’Iran. L’incidente, avvenuto nella sera di sabato 21 settembre, ha causato oltre 50 vittime. Ci sono ancora alcuni dispersi.

Francesco assicura “le sue preghiere per coloro che sono morti e per le loro famiglie in lutto” esprimendo “la sua solidarietà spirituale ai feriti”. Quindi “invoca su tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia” le benedizioni divine “di forza, consolazione e pace”.

L'incidente

Secondo i media iraniani l’esplosione è avvenuta mentre sul posto lavoravano circa settanta persone e sarebbe stata causata da una fuga di metano. Le autorità ritengono che i lavoratori rimasti intrappolati nella miniera non siano sopravvissuti.

Si tratta di uno dei peggiori disastri minerari nella storia recente dell’Iran. Il presidente Masoud Pezeshkian ha ordinato l’apertura di un’indagine. Secondo alcune fonti locali, la miniera non avrebbe attivato le misure di sicurezza richieste dalle normative iraniane. 

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25 settembre 2024, 10:35