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Papa Francesco all'Angelus Papa Francesco all'Angelus   (VATICAN MEDIA Divisione Foto)

Francesco: il vero potere non è dominio, ma la cura dei deboli

All’Angelus il Papa invita a riconoscere il volto di Gesù nei piccoli. Il segreto per essere grande è mettersi al servizio di tutti

Paolo Ondarza- Città del Vaticano

“Tutti noi siamo vivi perché siamo stati accolti”, ma “il potere ci fa dimenticare questa verità” e tante vite di piccoli, deboli, poveri, vengono rifiutate dal mondo. Così commentando il Vangelo proposto dalla liturgia odierna in cui Gesù indicando un bambino ai discepoli spiega che “il vero potere non sta nel dominio dei più forti, ma nella cura dei più deboli. "Il bambino non ha potere: ha bisogno":

Prendersi cura dei piccoli rifiutati dal mondo

Quando ci prendiamo cura dell’uomo, riconosciamo che l’uomo ha sempre bisogno di vita.Noi, tutti noi, siamo vivi perché siamo stati accolti, ma il potere ci fa dimenticare questa verità. Allora diventiamo dominatori, non servitori, e i primi a soffrirne sono proprio gli ultimi: i piccoli, i deboli, i poveri. Quante persone soffrono e muoiono per lotte di potere! Sono vite che il mondo rifiuta, come ha rifiutato Gesù.

Fedeli in Piazza San Pietro
Fedeli in Piazza San Pietro

La speranza della Resurrezione

Gesù infatti venne consegnato nelle mani degli uomini, “non trovò un abbraccio, ma una croce”. Tuttavia prosegue il Vescovo di Roma, il Vangelo resta “parola viva e piena di speranza: Colui che è stato rifiutato, è risorto, è il Signore!”.

Piazza San Pietro durante la recita dell'Angelus
Piazza San Pietro durante la recita dell'Angelus

Il servizio che rende grandi

Nessuno è immune dalla seduzione del potere. Persino i discepoli infatti, rileva il Pontefice,  mentre Gesù preannunciava loro cosa sarebbe accaduto al culmine della sua vita, discutevano su chi fosse il più grande. La risposta del Maestro chiude la loro bocca per la vergogna: “«Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo». Vuoi essere grande? Fatti piccolo, mettiti a servizio di tutti”.

Fedeli in Piazza San Pietro
Fedeli in Piazza San Pietro

Da qui l’invito di Papa Francesco ad un esame di coscienza:

So riconoscere il volto di Gesù nei più piccoli? Mi prendo cura del prossimo, servendo con generosità? E viceversa, ringrazio chi si prende cura di me?

Guarda il video integrale dell'Angelus del 22 settembre 2024

 

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22 settembre 2024, 12:15

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

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