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Tiziana Campisi - Città del Vaticano

Torna ancora ai Paesi dilaniati da conflitti e violenze il pensiero di Francesco al termine dell鈥檜dienza generale. Il Pontefice, preoccupato per le popolazioni che vivono nella sofferenza, tra gravi disagi e dolore, si sofferma ad elencarli.

Pensiamo ai Paesi in guerra, tanti Paesi in guerra. Pensiamo alla Palestina, a Israele, alla martoriata Ucraina, pensiamo al Myanmar, al Nord Kivu.

鈥淭anti Paesi in guerra鈥�, ripete il Papa, che invoca poi Dio, perché vengano meno ostilità e scontri.

Il Signore gli dia il dono della pace.

Francesco ricorda l鈥橴craina anche nei saluti ai fedeli polacchi, che da qualche anno dimostrano 鈥渦n grande aiuto samaritano e una grande comprensione per i rifugiati di guerra鈥�, e incoraggia a proseguire le loro opere di bene.

Continuate ad essere ospitali con coloro che hanno perso tutto e vengono da voi, contando sulla vostra misericordia e sul vostro aiuto fraterno. Vi sostenga in questo la Sacra Famiglia di Nazareth, che anch鈥檈ssa, in un momento di pericolo, ha cercato rifugio in un Paese straniero.

Sant鈥橝gostino ispiri fratellanza

E nel giorno in cui ricorre la memoria liturgica di Sant鈥橝gostino, nei saluti ai pellegrini di lingua francese, il Papa esorta anche ad invocarlo perché possa ispirare solidarietà tra i popoli.

Preghiamo Sant鈥橝gostino, che oggi celebriamo, perché i mari e i deserti diventino spazi in cui Dio possa aprire strade di libertà e fratellanza.

Cercare la sapienza e Dio come il vescovo di Ippona

Rivolgendosi, poi, ai tedeschi, Francesco rievoca il 鈥渓ungo cammino interiore di ricerca鈥� del vescovo di Ippona che lo ha condotto a rendersi conto di quanto Dio 鈥渃i ami e che i nostri cuori inquieti alla fine trovano riposo e pace solo in Lui鈥�, augurando 鈥渜uesta esperienza della pace di Dio, che supera ogni intelligenza鈥�. Infine, prima della benedizione finale, il Papa invita ad imitare Sant鈥橝gostino, ad essere 鈥渁ssetati della vera sapienza鈥� e a cercare 鈥渋ncessantemente il Signore fonte viva dell鈥檈terno amore鈥�