Il Papa ai giovani: creatori di novit脿, non professionisti del digitare compulsivo
Tiziana Campisi 鈥� Città del Vaticano
Usa parole semplici ma efficaci, Francesco, delle 15 diocesi del Triveneto. Li incoraggia a mettersi in gioco, ad andare controcorrente, a dare meno spazio ai social, a spegnere la tv e aprire il Vangelo, lasciare il cellulare e incontrare le persone, "alzati e vai" ripete loro più volte, tanto da farne un motto che riecheggia nelle voci dei 1.500 ragazzi che lo ascoltano. Nel piazzale antistante la Basilica della Salute, lambito dalle acque del Canal Grande, il Papa giunge, dopo aver lasciato l鈥檌sola della Giudecca a bordo di un motoscafo, accolto dall'inno della Gmg del 2000 "Emmanuel", poi, su una miniauto elettrica passa lungo i viali creati dalle aree transennate riservate a quanti partecipano all'incontro. Nello spettacolare scenario della laguna di Venezia, 鈥渃ittà della bellezza鈥�, Francesco esorta a riscoprire un鈥檃ltra bellezza: l鈥檈ssere 鈥渇igli di Dio amati鈥�. E a rallegrarsi - 鈥渘el nome di Gesù, Dio giovane che ama i giovani" e che sempre sorprende e ci riserva sorprese per cui occorre stare preparati -, di essere tali e 鈥渃hiamati a realizzare il sogno del Signore: testimoniare e vivere la sua gioia鈥�. Un dono di cui spesso non si ha consapevolezza.
Viviamo immersi in prodotti fatti dall鈥檜omo, che ci fanno perdere lo stupore per la bellezza che ci circonda, eppure il creato ci invita a essere a nostra volta creatori di bellezza, per favore, non dimenticate questo: essere creatori di bellezza e fare qualcosa che prima non c鈥檈ra.
Il Pontefice offre l'esempio della genitorialità, il mettere al mondo "un figlio, una figlia", questo è fare "una cosa che prima non c'era". Pensare ai figli che si avranno è qualcosa di bello, rimarca, "e questo deve tirare avanti", ribadisce raccomandando di dedicare più tempo alla socialità.
Non siate professionisti del digitare compulsivo, ma creatori di novità!
Imitare lo stile di Dio fatto di gratuità e creatività
Basta 鈥渋mitare lo stile di Dio鈥�, è il suggerimento del Papa, 鈥渃reare鈥�, fare una preghiera col cuore, realizzare un sogno o compiere 鈥渦n gesto d鈥檃more per qualcuno che non può ricambiare鈥�. In pratica 鈥�è lo stile della gratuità, che fa uscire dalla logica nichilista del 鈥榝accio per avere鈥� e 鈥榣avoro per guadagnare鈥�", che sì, va fatto, ma non deve essere il centro della propria vita, "il centro è la gratuità". E allora bisogna essere 鈥渃reativi con gratuità鈥�, insiste il Pontefice, dar 鈥渧ita a una sinfonia di gratuità in un mondo che cerca l鈥檜tile鈥�, perché in questo modo si può essere 鈥渞ivoluzionari鈥�.
Andate, donatevi senza paura! Giovane che vuoi prendere in mano la tua vita, alzati, alzati! Apri il cuore a Dio, ringrazialo, abbraccia la bellezza che sei; innamorati della tua vita. E poi vai! Alzati, innamorati e vai. Esci, cammina con gli altri, cerca chi è solo, colora il mondo con la tua creatività, dipingi di Vangelo le strade della vita. Per favore, dipingi di Vangelo le strade della vita. Alzati e vai.
Alzarsi e andare come Maria
Ma come ripartire dopo 鈥渦n bel momento di incontro鈥�, una volta tornati a casa 鈥渆 poi domani e nei giorni a venire?
Vi suggerisco due verbi, pratici perché materni: due verbi di movimento che animavano il cuore giovane di Maria, Madre di Dio e nostra. Lei, per diffondere la gioia del Signore e aiutare chi era nel bisogno, 鈥渟i alzò e andò鈥�. Alzarsi e andare. Non dimenticare questi due verbi che la Madonna ha fatto prima di noi.
La prima cosa da fare al mattino
Occorre, anzitutto, 鈥渁lzarsi da terra, perché siamo fatti per il Cielo鈥�, spiega il Papa, che incoraggia anche ad 鈥渁lzarsi dalle tristezze per levare lo sguardo in alto鈥�, a 鈥渟tare in piedi di fronte alla vita, non seduti sul divano鈥� - "e ci sono divani diversi che ci prendono e non ci lasciano alzare" - a 鈥渄ire 鈥榚ccomi!鈥� al Signore, che crede in noi鈥�, ad 鈥渁ccogliere il dono che siamo, per riconoscere, prima di ogni altra cosa, che siamo preziosi e insostituibili鈥�, perchè "ognuno di noi è bello" e "ha un tesoro dentro di sé, un bel tesoro per condividere e dare agli altri". Dunque, nella vita quotidiana, la prima cosa da fare, al mattino, appena svegli, è accogliersi 鈥渋n dono鈥�, è la ricetta di Francesco, ringraziare Dio per la vita, e poi confidare a Dio le proprie emozioni, come quando ci si innamora, chiedergli aiuto, pregare il Padre Nostro e riconoscersi figli amati, ricordarsi che per Dio non siamo 鈥渦n profilo digitale鈥�, ma figli, e siamo figli del cielo perché abbiamo un Padre nei cieli. Tutto questo non è "troppo romantico", dice il Pontefice, no, è la realtà da scoprire nella nostra vita.
Eppure spesso ci si trova a lottare contro una forza di gravità negativa che butta giù, un鈥檌nerzia opprimente che vuole farci vedere tutto grigio. Delle volte ci succede questo e come fare? Per alzarci 鈥� non dimentichiamolo 鈥� anzitutto bisogna lasciarci rialzare: farci prendere per mano dal Signore, che non delude mai chi confida in Lui, che sempre risolleva e perdona.
Dio ci vede come figli da rialzare, non malfattori da punire
E se ci si sente fragili, deboli e si cade spesso, il rimedio è non guardarsi con i propri occhi, continua il Papa, ma pensare 鈥渁llo sguardo di Dio鈥�, che quando cadiamo ci è vicino, ci prende per mano, ci risolleva, ci aiuta e "con le nostre fragilità fa meraviglie". E poi leggere il Vangelo, da tenere sempre con sè, tascabile, per poterlo aprire in qualunque momento.
Dio sa che, oltre a essere belli, siamo fragili, e le due cose vanno insieme: un po鈥� come Venezia, che è splendida e delicata al tempo stesso. Cioè è bella e delicata, ha qualche fragilità che deve essere curata. Dio non si lega al dito i nostri errori - hai fatto così, hai fatto ... -. Lui non si lega a questo, ma ci tende la mano.
Il segreto della costanza
A noi tocca 鈥渞estare in piedi鈥� e 鈥渞imanere quando viene voglia di sedersi, di lasciarsi andare, di lasciar perdere鈥�, cosa non facile, riconosce Francesco, ma 鈥渋l segreto鈥� è 鈥渓a costanza鈥�. Mentre 鈥渙ggi si vive di emozioni veloci, di sensazioni momentanee, di istinti che durano istanti鈥�, che non consentono di andare lontano, 鈥渋 campioni dello sport, come pure gli artisti, gli scienziati, mostrano che i grandi traguardi non si raggiungono in un attimo, non si raggiungono tutto e subito鈥�, e lo stesso vale per ciò che più conta nella vita: l'amore, la fede. Proprio per crescere nella fede e nell'amore occorre "avere costanza", prosegue il Pontefice, "e andare avanti sempre".
Qui il rischio è lasciare tutto all鈥檌mprovvisazione: prego se mi va, vado a Messa quando ho voglia, faccio del bene se me la sento鈥� Questo non dà risultati: occorre perseverare, giorno dopo giorno. E farlo insieme. Perchè l'insieme ci si aiuta, sempre andare avanti. Insieme: il 鈥渇ai da te鈥� nelle grandi cose non funziona. Per questo vi dico: non isolatevi, non isolatevi, cercate gli altri, fate esperienza di Dio assieme, seguite cammini di gruppo senza stancarvi.
Andare controcorrente
Andare controcorrente, senza paura: questo l鈥檌nvito del Papa ai giovani, anche quando gli altri 鈥渟tanno tutti per conto loro con il cellulare, attaccati ai social e ai videogiochi鈥�, prendere 鈥渓a vita tra le mani鈥�.
Il cellulare è molto utile per comunicarsi, è utile ma state attenti quando il cellulare ti impedisce di incontrare le persone. Usa il cellulare, va bene, ma incontra le persone! Sai cosa è un abbraccio, un bacio, una stretta di mano: le persone. Non dimenticare questo: usa il cellulare ma incontra le persone.
Non è facile andare controcorrente, ammette Francesco, ma 鈥渟olo remando con costanza si va lontano鈥�, perché 鈥渓a costanza premia, anche se costa fatica鈥�.
Farsi dono
Dopo essersi lasciati 鈥減rendere per mano da Dio per camminare insieme鈥�, occorre poi 鈥渁ndare鈥�, cioè 鈥渇arsi dono鈥�, conclude il Papa, che termina il suo discorso invintando ancora i giovani ad alzarsi, ad andare per le strade del mondo camminando nel solco del Vangelo.
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