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Francesco: vincere la pazzia della guerra, tanti giovani muoiono

Al termine dell'udienza generale, il Papa chiede ancora una volta preghiere per quanti soffrono le "terribili conseguenze" dei conflitti e racconta di aver ricevuto oggi un Rosario e un Vangelo di un soldato morto al fronte. Entrambi i doni sono stati consegnati dalla domenicana argentina suor Lucía Caram, impegnata negli aiuti per l'Ucraina: lo ha raccontato la stessa religiosa sui social spiegando che coroncina e Bibbia appartenevano al giovane Oleksandre, morto ad Avdika

Pope

"Vincere questa pazzia della guerra che sempre è una sconfitta".  È la speranza che il Papa eprime al termine dell'udienza generale del mercoledì di oggi, 13 marzo, giorno dell'undicesimo anniversario del pontificato. Come già nelle scorse udienze, a motivo dello stato influenzale, Francesco non riesce a leggere la catechesi, affidandone la lettura a padre Pierluigi Giroli; tuttavia pronuncia lui stesso i saluti in lingua italiana, nei quali rinnova ancora una volta l'invito a pregare per le popolazioni piagate dai conflitti.

Tutti invito a proseguire con impegno nell’itinerario quaresimale, pronti a compiere gesti di cristiana solidarietà ovunque la Provvidenza vi chiama ad operare. E, per favore, perseveriamo nella fervida preghiera per quanti soffrono le terribili conseguenze della guerra.

Tanti giovani muoiono

Ai fedeli in Piazza San Pietro il Pontefice spiega di aver ricevuto oggi "un Rosario e un Vangelo di un giovane soldato morto al fronte": "Lui pregava con questo. Tanti giovani, tanti giovani vanno a morire!". Da qui una richiesta di preghiera:

Preghiamo il Signore perché ci dia la grazia di vincere questa pazzia della guerra che sempre è una sconfitta.

Il dono da una suora argentina

Il Rosario e il Vangelo citati, il Papa li ha ricevuti in una udienza di questa mattina, nello studio dell'Aula Paolo VI, con suor Lucía Caram, monaca contemplativa domenicana di origini argentine, attualmente residente a Barcellona e dall'inizio del conflitto impegnata per gli aiuti in Ucraina. È stata la stessa religiosa a raccontarlo sui suoi account personali Instagram e Facebook, in cui - postando anche una foto dell'incontro - spiega che la coroncina e la Bibbia con il Salmo 129 ("Dal profondo a Te grido, Signore, ascolta la mia voce") appartenevano ad Olexandre, soldato di 23 anni di Bakhmut, morto ad Avdika. "Gli ho fatto un regalo che lo ha commosso", scrive suor Lucía: "Una custodia con il libro dei Vangeli e dei Salmi portata da un soldato morto al fronte. Gli ho dato il Rosario che Oleksandre indossava quando è morto. Era un Rosario benedetto dal Papa". Francesco, stando ancora al racconto della religiosa, ha baciato il Rosario commosso e, ribadendo la vicinanza a "questo popolo invaso e crudelmente attaccato", le ha regalato altri Rosari da portare nel Paese.

Ultimo aggiornamento alle ore 13.30 del 13 marzo 2024

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13 marzo 2024, 10:00