Cop28, il Papa: serve una conversione ecologica globale, impegnarsi tutti e ora
Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano
Post su X, videomessaggi e discorsi (letti dal cardinale Pietro Parolin, capo delegazione della Santa Sede a Dubai), eppure il Papa ci tiene ancora a sottolineare la sua vicinanza ai lavori della Cop28, l’evento Onu sul clima al quale sarebbe dovuto essere presente – primo Pontefice a farlo – dall’1 al 3 dicembre. Impossibilitato a partire a causa della bronchite acuta da cui è in lenta ripresa, Francesco all’, recitato oggi nel salone di Casa Santa Marta, rivolge un nuovo pensiero insieme ad un appello per questo appuntamento internazionale che – come ha scritto nella esortazione Laudate Deum - auspica possa essere “una svolta†per un’azione globale efficace contro la crisi climatica.
Anche se a distanza, seguo con attenzione i lavori della Cop28 a Dubai, sono vicino. Rinnovo il mio appello perché ai cambiamenti climatici si risponda a cambiamenti politici concreti.
Impegnarsi tutti e ora
Il Papa - tra i firmatari oggi di una dichiarazione di tutti i leader religiosi che invita i diversi credi a unirsi per "guarire il nostro mondo ferito" - rinnova l’invito già espresso nel lungo discorso che avrebbe dovuto pronunciare nella terza giornata dei lavori della Cop e che ieri è stato letto dal segretario di Stato Parolin. L’invito cioè ad uscire dalle “strettoie dei particolarismi e dei nazionalismiâ€, che sono “schemi del passato†e che hanno rappresentato, in taluni casi, un ostacolo a frenare avidità, sfruttamento, deliri di onnipotenza.
Abbracciamo una visione comune, impegnandoci tutti e ora senza rimandare per una necessaria conversione ecologica globale.
Accogliere e includere le persone disabili
Un impegno collettivo il Vescovo di Roma lo domanda pure per una maggiore inclusione delle persone con disabilità, nel giorno in cui si celebra la Giornata internazionale loro dedicata. “Accogliere e includere chi vive questa condizione aiuta tutta la società a diventare più umanaâ€, assicura Francesco.
Nelle famiglie, nelle parrocchie, nelle scuole, nel lavoro, nello sport, impariamo a valorizzare ogni persona con le sue qualità e capacità e non escludiamo nessuno.
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