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Il Papa: la Santa Famiglia "esperta nel soffrire", ci dice che è con noi nelle difficoltà

La Chiesa celebra questa domenica, la prima dopo il Natale, la festa della Santa Famiglia di Nazareth. All'Angelus, Francesco parla di Giuseppe e di Maria stupiti per le cose che si dicevano di Gesù: "La capacità di stupore è un segreto per andare avanti bene in famiglia", stupore di fronte al bene che c'è nella nostra vita e in chi ci sta accanto come il coniuge, i figli, i nonni

Adriana Masotti - Città del Vaticano

"Una coppia di tortore o due giovani colombi": è l'offerta che, secondo il Vangelo di Luca, Maria e Giuseppe portarono recandosi al Tempio di Gerusalemme per presentare, secondo la Legge, il Bambino al Signore. E' un dono che testimonia la povertà della loro famiglia. di questa domenica in cui ricorre la festa della Santa Famiglia di Nazareth, sottolineando che in quell'occasione a Maria viene rivolta una profezia carica di dolore: "A te una spada trafiggerà l’anima". Il Papa osserva che tutto questo può sorprendere: 

Ma come, la Famiglia di Gesù, l’unica famiglia della storia che può vantare in sé stessa la presenza di Dio in carne e ossa, anziché essere ricca è povera! Anziché essere agevolata, sembra ostacolata! Anziché essere priva di fatiche, è immersa in grandi dolori! Che cosa dice questo alle nostre famiglie?

Piazza San Pietro oggi al momento della recita dell'Angelus
Piazza San Pietro oggi al momento della recita dell'Angelus

Venendo in mezzo a noi, Dio non ha evitato le difficoltà

La Famiglia di Nazareth, spiega Francesco, ci dice che Dio non sta al di sopra dei nostri problemi, ma che è venuto ad abitare la nostra stessa vita così com'è. Per 30 anni, infatti, Gesù ha vissuto da figlio un'esistenza "fatta di quotidianità, nascondimento e silenzio".

E non ha evitato le difficoltà, anzi, scegliendo una famiglia, una famiglia “esperta nel soffrire”, dice alle nostre famiglie: “Se vi trovate in difficoltà, io so che cosa provate, l’ho vissuto: io, mia madre e mio padre l’abbiamo provato per dire anche alla vostra famiglia: non siete soli!”.

La capacità di stupirsi, un segreto per andare avanti in famiglia

Nel brano odierno del Vangelo di Luca, si legge che Maria e Giuseppe “si stupivano delle cose che si dicevano di Gesù”, e il Papa commenta che quest'atteggiamento ci suggerisce che "la capacità di stupore è un segreto per andare avanti bene in famiglia". "Non abituarsi all’ordinarietà delle cose - prosegue - sapersi anzitutto stupire di Dio, che ci accompagna. E poi, stupirsi in famiglia". Quindi Francesco accompagna i fedeli nella scoperta di tutto il bene di cui molti di noi sono circondati e che spesso passa inosservato:

Io penso che è bene nel matrimonio sapersi stupire del proprio coniuge, ad esempio prendendolo per mano e guardandolo negli occhi alla sera per qualche istante, con tenerezza. (...) E poi stupirsi del miracolo della vita, dei figli, trovando il tempo per giocare con loro e per ascoltarli. (...) E poi stupirsi della saggezza dei nonni: tante volte, noi ai nonni li tiriamo fuori dalla vita. No: i nonni sono fonte di saggezza.

Fedeli e pellegrini in Piazza San Pietro per l'Angelus
Fedeli e pellegrini in Piazza San Pietro per l'Angelus

Maria ci insegni a saperci stupire

Papa Francesco invita ancora a sapersi stupire "della propria storia d’amore" e della propria vita che "sicuramente ha degli aspetti negativi", ma dove troviamo anche la "bontà di Dio di camminare con noi". Ed è a Maria, Regina della famiglia, che infine il Papa affida tutti perchè impariamo da lei a saperci stupire del bene ogni giorno.

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31 dicembre 2023, 12:20

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

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