Francesco: Dio ama gli umili. Il Papa, cardinali e vescovi chiamati a servire
Tiziana Campisi ¨C Città del Vaticano
Compassione e umiltà: sono le due parole che il Papa sceglie nell¡¯omelia della Messa celebrata nella Basilica di San Pietro in suffragio di Benedetto XVI e dei 6 cardinali e 147 vescovi defunti nel corso dell¡¯anno, per far comprendere che sulla via della compassione e dell¡¯umiltà Dio ¡°ci dona la sua vita, che vince la morte¡±. Riflette, anzitutto, sulla pagina odierna del Vangelo, il Papa, quella che descrive Gesù a Nain, dinanzi al corteo funebre di un ragazzo, figlio unico di una madre rimasta vedova.
Cristo ¡°vede e si lascia prendere da compassione¡± osserva Francesco, che ricordando Papa Ratzinger ne cita la prima enciclica , dove si legge che ¡°il programma di Gesù è ¡®un cuore che vede¡¯¡±. Benedetto XVI più volte ¡°ci ha ricordato che la fede non è anzitutto un¡¯idea da capire o una morale da assumere, ma una persona da incontrare, Gesù Cristo¡±, rammenta il Papa, aggiungendo che ¡°il suo sguardo s¡¯impietosisce davanti alla nostra sofferenza¡±. Gesù si ferma di fronte al dolore della vedova di Nain, tocca la bara del figlio e lo risuscita. La sua divinità ¡°risplende a contatto con le nostre miserie, perché il suo cuore è compassionevole¡±, spiega Francesco, ¡°il dono della vita che vince la morte¡±, scaturisce proprio dalla ¡°compassione del Signore, che si commuove di fronte al nostro male estremo, la morte¡±.
Dio asciugherà le lacrime su ogni volto
È importante comunicare uno ¡°sguardo di compassione a chi vive il dolore per la morte dei propri cari¡±, sottolinea il Papa, Gesù con la sua compassione ha azzerato le distanze e si è fatto vicino alla donna che aveva perso il figlio.
Questo è lo stile di Dio, fatto di vicinanza, compassione e tenerezza. E di poche parole. Cristo non fa prediche sulla morte, ma dice a quella madre una cosa sola: «Non piangere!». Perché? È forse sbagliato piangere? No, Gesù stesso piange nei Vangeli. Ma a quella mamma dice: «Non piangere», perché con il Signore le lacrime non durano per sempre, hanno fine. Egli è il Dio che, come profetizza la Scrittura, «eliminerà la morte» e «asciugherà le lacrime su ogni volto». Ha fatto sue le nostre lacrime per toglierle a noi.
La piccolezza che conduce al cielo
Francesco fa notare, poi, che protagonisti della pagina di Luca sono un orfano e una vedova, colore ¡°che la Bibbia indica, insieme al forestiero, come i più soli e abbandonati, che non possono riporre fiducia in nessun altro che non sia Dio¡±, e per questo ¡°la vedova, l'orfano, il forestiero¡± sono ¡°le persone più intime e care al Signore¡±, tanto che, avverte il Papa, ¡°non si può essere intimi e cari a Dio ignorando loro, che godono della sua protezione e della sua predilezione¡±. E proprio guardando alla vedova, all'orfano e al forestiero, aggiunge Francesco, impariamo l¡¯umiltà, loro ¡°sono infatti gli umili per eccellenza, coloro che, riponendo ogni speranza nel Signore e non in sé stessi, hanno spostato il centro della vita in Dio¡±. Non contano sulle proprie forze, ¡°ma su di Lui, che si prende cura di loro¡±, ¡°si riconoscono bisognosi di Dio¡± e ci rivelano ¡°la piccolezza tanto gradita al Signore, la via che conduce al Cielo¡±.
Dio cerca persone umili, che sperano in Lui, non in sé stessi e nei propri piani. Fratelli e sorelle, questa è l¡¯umiltà cristiana: non è una virtù fra le altre, ma la disposizione di fondo della vita: credersi bisognosi di Dio e fargli spazio, riponendo ogni fiducia in Lui. Questa è l¡¯umiltà cristiana.
Il cristiano è chiamato a servire
L¡¯umiltà è ciò che Dio predilige, prosegue il Papa, ¡°perché gli permette di interagire con noi¡±, il Signore la ama ¡°perché è Lui stesso umile. Scende verso di noi, si abbassa; non s¡¯impone, lascia spazio. Dio non solo è umile, ma è umiltࡱ.
Dio ama coloro che si decentrano, che non sono il centro di tutto, ama gli umili appunto: costoro gli assomigliano più di tutti. Ecco perché, come dice Gesù, «chi si umilia sarà esaltato». E mi piace ricordare quelle parole iniziali di Papa Benedetto: «umile lavoratore nella vigna del Signore». Sì, il cristiano, soprattutto il Papa, i cardinali, i vescovi, sono chiamati a essere umili lavoratori: a servire, non a essere serviti; a pensare, prima che ai propri frutti, a quelli della vigna del Signore. E quanto è bello rinunciare a sé stessi per la Chiesa di Gesù!
C¡¯è da chiedere a Dio ¡°uno sguardo compassionevole e un cuore umile¡±, conclude Francesco, che invita infine a pregare per i cardinali e vescovi deceduti nell¡¯ultimo anno, il cui ¡°cuore è stato pastorale, compassionevole e umile, perché il senso della loro vita è stato il Signore¡±.
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