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Il Papa: i santi non sono irraggiungibili, sono come noi e sono nostri amici

"La santità è un dono e un cammino": lo afferma Papa Francesco all'Angelus nella Solennità di Tutti i Santi. Un dono, qualcosa quindi che non si può comprare, che va accolto, spiega, e il cammino va fatto insieme aiutandoci a vicenda. E i santi sono "ottimi compagni di cordata"

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Nella giornata in cui si celebra la Solennità di Tutti i Santi non può che essere la santità al centro della . Il brano del Vangelo di Matteo della liturgia di oggi presenta le parole di Gesù note come il "Discorso della montagna" o delle Beatitudini. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

La santità, afferma il Papa, è un dono ricevuto da Dio, "non si può comprare", un dono che, se lo lasciamo crescere, può illuminare e dare gioia alla nostra vita. Sottolinea che questo dono è per tutti e precisa:

I santi non sono eroi irraggiungibili o lontani, sono persone come noi, nostri amici, il cui punto di partenza è lo stesso dono che abbiamo ricevuto noi, il Battesimo. Anzi, se ci pensiamo, sicuramente ne abbiamo incontrato qualcuno, qualche santo quotidiano, qualche persona giusta, qualche persona che vive la vita cristiana sul serio, con semplicità… questo che a me piace chiamare “i santi della porta accanto”, che abitano normalmente.

Un dono offerto a tutti per una vita felice

La santità è un dono del Signore che può trasformare l'esistenza in una vita felice.

E del resto, quando riceviamo un dono, qual è la prima reazione? È proprio che siamo felici, perché vuol dire che qualcuno ci vuole bene; e il dono della santità ci fa felici perché Dio ci vuole bene.

Un cammino da compiere insieme

Francesco ricorda, citando una frase della Costituzione conciliare , che tutti i battezzati sono chiamati a "mantenere e perfezionare con la loro vita la santità che hanno ricevuto". Si tratta di intraprendere un cammino, "da fare insieme", sottolinea il Papa, "aiutandoci a vicenda", in compagnia dei santi.

Sono i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori, su cui possiamo contare sempre: i santi ci sostengono e, quando nel cammino sbagliamo strada, con la loro presenza silenziosa non mancano di correggerci; sono amici sinceri, di cui ci possiamo fidare, perché loro desiderano il nostro bene.

I fedeli in Piazza San Pietro per l'Angelus
I fedeli in Piazza San Pietro per l'Angelus

Con i santi un vincolo di amore fraterno

I santi ci sono di esempio, afferma il Papa, da loro riceviamo aiuto e amicizia, e con loro siamo uniti in un vincolo di amore fraterno. Francesco sollecita ciascuno di noi a porci alcune domande sul nostro rapporto con la santità e con i Santi: 

Possiamo chiederci: mi ricordo di aver ricevuto in dono lo Spirito Santo, che mi chiama alla santità e mi aiuta ad arrivarci? Io ringrazio lo Spirito Santo per questo, per il dono della santità? Sento vicini i santi, parlo con loro, mi rivolgo a loro? Conosco la storia di alcuni di essi?

E conclude raccomandando di conoscere le vite dei santi e di rivolgerci a loro con la preghiera. 

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01 novembre 2023, 12:20

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

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