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Papa Francesco all'Udienza generale odierna Papa Francesco all'Udienza generale odierna

Francesco: tacciano le armi nel Nagorno Karabakh, si faccia ogni sforzo per la pace

Al termine dell'udienza generale il Papa ha pregato per la pace nel Caucaso meridionale e ha chiesto nuovamente vicinanza e preghiere per l'Ucraina. Il ricordo di sant’Andrea Kim, Paolo Chông e compagni martiri coreani, di cui oggi la Chiesa fa memoria

Andrea De Angelis - Città del Vaticano 

Un appello perché tacciano le armi e si trovino soluzioni pacifiche nel Nagorno Karabakh è quello lanciato dal Papa al termine dell'udienza generale in Piazza San Pietro. "Ieri mi sono giunte notizie preoccupanti dal Nagorno Karabakh, nel Caucaso meridionale, dove la già critica situazione umanitaria è ora aggravata da ulteriori scontri armati. Rivolgo il mio appello ancora a tutte le parti in causa e alla comunità internazionale affinché - ha rimarcato Francesco - tacciano le armi e si compia ogni sforzo per trovare soluzioni pacifiche per il bene delle persone e il rispetto della dignità umana".

L'operazione militare

L’Azerbaijan ha iniziato un’operazione militare nel Caucaso meridionale ieri, 19 settembre. Il ministero della Difesa azero ha annunciato l’operazione militare definendola un’azione "antiterrorismo" contro gli attacchi continui delle forze armene e dopo che negli scorsi giorni alcuni civili e poliziotti azeri erano morti a causa dell’esplosione di una mina. Secondo diversi media, l’esercito azero ha già bombardato Stepanakert, la principale città del Caucaso meridionale sotto il controllo dell’Armenia, e altre posizioni armene. Le autorità armene hanno parlato di due vittime civili, fra cui un bambino, e 23 feriti, mentre quelle azere hanno segnalato la morte di un cittadino a Shusha, un’importante città della regione, in seguito a un attacco di artiglieria.

L'appello delle Nazioni Unite

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, "chiede con forza la fine immediata dei combattimenti, una de-escalation e una più rigorosa osservanza del cessate il fuoco del 2020 e dei principi del diritto internazionale umanitario". Lo riferisce il suo portavoce, Stéphane Dujarric, aggiungendo che il segretario dell'Onu è "estremamente preoccupato per l'uso della forza militare nella regione e per le notizie di vittime, anche tra la popolazione civile".

La preghiera per l'Ucraina

Anche oggi non è mancata all'udienza generale la preghiera del Papa per l'Ucraina, a quasi 19 mesi dall'inizio della guerra. "Restiamo uniti nella vicinanza e nella preghiera per la cara e martoriata Ucraina", sono le parole pronunciate da Francesco nei saluti ai fedeli di lingua italiana. 

I martiri coreani

Un esempio definito "eroico", in grado di essere per tutti "fonte di sostegno nel compiere scelte impegnative" e capace di generare "conforto nei momenti difficili". Con queste parole, sempre al termine dell'udienza generale, il Papa ha parlato di Sant’Andrea Kim, Paolo Chông e compagni martiri coreani di cui oggi la Chiesa celebra la memoria. 

La statuetta a San Pietro 

Sabato 16 settembre, nel pomeriggio, una statua di Sant’Andrea Kim Taegon, primo sacerdote e martire della Corea, era stata installata in una nicchia fuori dalla basilica di San Pietro, dopo essere stata benedetta dal cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica. All'inaugurazione ha preso parte una delegazione di oltre 300 membri della Chiesa coreana, tra vescovi, sacerdoti, religiose, suore e laici, ricevuta poche ore prima in udienza dal Papa.

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20 settembre 2023, 10:02