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Il saluto al Papa del  Rettore dell’Università Cattolica Pázmány Péter, monsignor Géza Kuminetz Il saluto al Papa del Rettore dell’Università Cattolica Pázmány Péter, monsignor Géza Kuminetz

La fede e la scienza, pilastri l’una dell’altra per un mondo più umano

Tre gli interventi che hanno salutato la visita del Papa all’Università Cattolica Pázmány Péter, ultimo appuntamento de viaggio di Francesco in Ungheria. Sottolineata la cooperazione internazionale portata avanti dall’Ateneo con la Siria, grazie a borse di studio per giovani cristiani del Medio Oriente

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

Fede e scienza nascono alleate per costruire una civiltà umana così come per capire la complessità del mondo, opera di Dio. I tre interventi che hanno accolto il Papa nel suo incontro con il mondo universitario e della cultura, all’Università Cattolica Pázmány Péter, hanno sottolineato l’importanza del ruolo della scienza nella vita ecclesiastica così come in quella sociale. “In ogni vero scienziato – sono state le parole del Rettore, monsignor Géza Kuminetz – c’è qualcosa dello scriba, del sacerdote, del profeta e del mistico. La vera fede e la vera conoscenza nascono quindi pilastri l'una dell'altra”. La scienza quindi per capire, ma anche per “costruire una civiltà umana e solidale, una cultura e un ambiente sostenibili”.

La collaborazione con la Siria 

Alla biologia, ha spiegato Dorottya Kocsis, dottoranda presso la Facoltà di Tecnologie dell'Informazione e delle Scienze Bioniche, viene dato il compito di studiare “il piano divino, del Mondo”, poiché grazie alla scoperta di piccoli dettagli ci si immerge “nella complessità dell'opera di Dio”. A parlare, infine, dell’importanza di promuovere dialogo e coesistenza tra religioni e civiltà, è stato Balázs Major, professore associato dell'Istituto di Archeologia, Facoltà di Scienze Umanistiche e Sociali, che ha descritto l’importante forma di cooperazione internazionale portata avanti dall’Ateneo con i Paesi del Medio Oriente, che cura la formazione di studenti provenienti dalla regione, sostenuti dal governo ungherese attraverso borse di studio per giovani cristiani. Esempio ne è la collaborazione con la Siria. “Come cristiani cattolici – ha spiegato il docente - non dobbiamo mai dimenticare i prossimi, i fratelli e le sorelle cristiani in difficoltà e il nostro impegno a stare al loro fianco”.

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30 aprile 2023, 16:11