Francesco è arrivato in Bahrein, inizia il viaggio apostolico
Pope
Il primo Pontefice della storia è arrivato nel Regno del Bahrein. Il volo papale è atterrato alle 14.36 ore italiane (in Bahrein due ore in avanti) nella Sakhir Air Base, aeroporto a circa cinque chilometri a sud-sudovest di Awali. Qui la cerimonia di benvenuto a cui seguirà oggi il primo discorso, quello alle autorità, alla società civile e al corpo diplomatico.
L'accoglienza in aeroporto
L'aeroporto si trova in un'area costruita per il Bahrain International Airshow (BIAS), l'evento biennale che da dodici anni è dedicato all’industria aeronautica mondiale. Il Nunzio Apostolico monsignor Eugene Martin Nugent ed il capo del protocollo danno il benvenuto al Papa. Awali, un comune di poco meno di duemila abitanti sopra la pianura di Mughaidrat, è il sito dove per la prima volta è stato scoperto il petrolio nel Paese e anche primo insediamento petrolifero moderno nell’area del Golfo. Patrimonio mondiale dell’Unesco, si configura come area residenziale per una nuova comunitaÌ€ internazionale di specialisti del settore. Dal punto di vista urbanistico, si ispira alle cittaÌ€ giardino di stampo europeo. Il Papa viene accolto da Sua MaestaÌ€ il Re del Bahrein, dal Principe ereditario e Primo Ministro, da altri tre figli del Re e da un nipote.
Alcuni bambini in abito tradizionale hanno sparso petali di rose, mentre il Papa e i Reali attraversano la Guardia d’Onore, salutano le rispettive Delegazioni. Il Papa e il Re Hamad bin Isa Al Khalifa si intrattengono in un primo incontro privato. Al termine, i Reali e il Papa salutano il Grande Imam di al-Azhar.
Con il Re del Bahrein nel Sakhir Royal Palace
Francesco, secondo il programma, viene condotto al Sakhir Royal Palace, residenza del sovrano del Bahrein, Sua MaestaÌ€ Hamad bin Isa Al Khalifa. A fare da cornice festosa gruppi di uomini che danzano al ritmo di canti locali e, secondo la consuetudine, alzando fucili e scimitarre. Siamo nella regione desertica omonima nel Bahrein occidentale, a nord-est del villaggio di Zallaq, del Circuito Internazionale del Bahrein e dell’UniversitaÌ€. Costruito all'inizio del secolo scorso, l'edificio eÌ€ stato abbandonato alla morte dello Sceicco ed è rimasto chiuso per anni. Solo a metaÌ€ anni ’90 eÌ€ stato restaurato e riportato al suo antico splendore. Lo stile è quello tradizionale dell'architettura islamica, con mura bianche, luminose, grandi archi e colonne, una cupola, torri e un imponente minareto.
Mentre è calato ormai il buio, sfilano i picchetti d'onore. All’incontro privato nella Sala Verde prendono parte anche il Cardinale Segretario di Stato, il Sostituto della Segreteria di Stato, il Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, il Nunzio Apostolico e il Segretario della Nunziatura Apostolica. Al termine, i Reali accompagnano il Papa nel cortile del Palazzo dove sono riunite un migliaio di persone per la cerimonia di benvenuto e l’incontro con le AutoritaÌ€, la SocietaÌ€ Civile e il Corpo Diplomatico. Nello sfavillio di una assai suggestiva scenografia, vengono eseguiti gli Inni ufficiali, come di rito, e alcuni colpi di cannone che segnano la solennità della cerimonia.
Il dono del Papa
Il dono con cui Papa Francesco vuole omaggiare questa terra, e che consegna al Re in occasione della visita di cortesia, è una formella della medaglia commemorativa del viaggio e la medaglia d'oro del Pontificato. Al Principe ereditario dona il trittico della medaglia del pontificato. Sulla formella figura l’immagine dell'Albero della Vita, situato sulla collina più alta del Bahrain e che resiste da più di 400 anni in un luogo arido e desertico. Alla base dell’albero un simbolo del Qal’at alBahrain, imponente sito archeologico che fu la capitale dei Dilmun, una delle più importanti civiltà antiche della regione. In basso, al centro, la statua di Nostra Signora d’Arabia collocata nell’abside dell’omonima Cattedrale di recente costruzione. Sulla sinistra, la Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia, costruita su un terreno generosamente donato da S.A. il Re Hamad bin Isa bin Salman Al-Kahalifa e della quale fu posta la prima pietra grazie al Vescovo Camillo Ballin. Sulla destra la chiesa del Sacro Cuore, la prima chiesa cattolica dell'intera area del Golfo Persico, costruita e consacrata formalmente tra il 1939 e il 1940. In circolo, la dicitura latina della visita e in basso la data del Viaggio Apostolico nel Regno del Bahrain.
ultimo aggiornamento ore 16.30
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