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La centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina La centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina 

Il Papa: scegliere la via della pace davanti alla minaccia nucleare, come sessant'anni fa

All'Angelus Francesco, preoccupato per un’escalation nucleare del conflitto in Ucraina, invita a percorrere i sentieri del passato per costruire la pace. Prega poi per le vittime della strage nella scuola in Thailandia

Marco Guerra – Città del Vaticano

Imparare dalla storia per scegliere la via della pace. È quanto esorta a fare Papa Francesco all’, facendo riferimento a quello che accadeva sessant'anni fa, durante il Concilio Vaticano II, quando arrivò al culmine la crisi dei missili a Cuba che vide contrapposti Stati Uniti e Unione Sovietica:

Non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che proprio allora minacciava il mondo. Perché non imparare dalla storia? Anche in quel momento c’erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica. Sta scritto nella Bibbia: «Così dice il Signore: «Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi dei sentieri del passato, dove sta la strada buona percorretela, così troverete pace per la vostra vita».

La Beata Maria Costanza ci aiuti ad essere accoglienti

Francesco saluta quindi tutti i fedeli e i partecipanti al rito di canonizzazione dei beati Giovanni Battista Scalabrini e Artemide Zatti. Particolare riconoscenza rivolta alle delegazioni ufficiali. Il Santo Padre mette in risalto anche la beatificazione che si celebra oggi a Fabriano di Maria Costanza Panas, monaca clarissa cappuccina, vissuta nel Monastero di Fabriano dal 1917 al 1963. Francesco esalta il carisma della religiosa mettendolo in relazione con il Concilio:

Accoglieva quanti bussavano al monastero infondendo in tutti serenità e fiducia. Negli ultimi anni, gravemente inferma, offrì le sue sofferenze per il Concilio Vaticano II, di cui ricorre dopodomani il 60° di apertura. La Beata Maria Costanza ci aiuti ad essere sempre fiduciosi in Dio e accoglienti verso il prossimo.

Il "folle" atto di violenza in Thailandia

Infine il pensiero e la preghiera del Papa vanno alle vittime dell’assalto armato ad una scuola in Thailandia che ha causato 35 vittime, di cui 24 bambini:

Assicuro la mia preghiera per le vittime del folle atto di violenza, folle, avvenuto tre giorni fa in Tailandia. Con commozione affido al Padre della vita, in particolare, i piccoli bambini e le loro famiglie.

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Alcune immagini dell'Angelus di oggi
09 ottobre 2022, 11:50

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

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