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Il Papa: con l’Eucarestia Gesù ci sazia, dei beni necessari e di senso di vita

All’Angelus ,di fronte a circa 20mila fedeli, nella solennità del Corpus Domini, Francesco ribadisce che Cristo con il suo corpo "non ci dà solo l’aiuto per andare avanti" ma si fa nostro compagno di viaggio entrando nelle vicende e nelle solitudini di ogni persona, ridando direzione ed entusiasmo all'esistenza. Il grazie alle famiglie che da mercoledì saranno impegnate a Roma nel loro Incontro mondiale

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

Mai confinare l’Eucarestia in una dimensione lontana dalla quotidianità. ricorda che nell’Eucarestia il Signore è presente e ci chiama ad essere cittadini del cielo, ma tiene conto del cammino che dobbiamo affrontare in terra. “Se ho poco pane nella borsa – spiega – Lui lo sa e se ne preoccupa”. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

Talvolta c’è il rischio di confinare l’Eucaristia in una dimensione vaga, magari luminosa e profumata di incenso, ma lontana dalle strettoie del quotidiano. In realtà, il Signore prende a cuore tutti i nostri bisogni, a partire da quelli più elementari.

Il Papa all'Angelus
Il Papa all'Angelus

Mangiare e dare da mangiare

Nell’Eucarestia infatti ognuno può fare esperienza dell’amorosa e concreta attenzione del Signore. La moltiplicazione dei pani e gli altri segni con i quali Gesù prefigura l’Eucarestia, osserva il Vescovo di Roma, non avvengono in maniera spettacolare, ma quasi riservatamente: “il pane aumenta passando di mano in mano”.

La nostra adorazione eucaristica trova la sua verifica quando ci prendiamo cura del prossimo, come fa Gesù: attorno a noi c’è fame di cibo, ma anche di compagnia, di consolazione, di amicizia, di buonumore, di attenzione. C'è fame di essere evangelizzati. Questo troviamo nel Pane eucaristico: l’attenzione di Cristo alle nostre necessità, e l’invito a fare altrettanto verso chi ci è accanto. Bisogna mangiare e dare da mangiare.

I fedeli in Piazza San Pietro
I fedeli in Piazza San Pietro

Mangiare ed essere saziati

Chi riceve il Corpo e Sangue di Cristo, prosegue il Pontefice, non solo mangia, ma viene saziato. Abbiamo infatti bisogno di alimentarci, ma anche di sapere che il nutrimento ci venga dato per amore:

Nel Corpo e nel Sangue di Cristo troviamo la sua presenza, la sua vita donata per ognuno di noi. Non ci dà solo l’aiuto per andare avanti, ma ci dà sé stesso: si fa nostro compagno di viaggio, entra nelle nostre vicende, visita le nostre solitudini, ridando senso ed entusiasmo. Questo ci sazia, quando il Signore dà senso alla nostra vita, alle nostre oscurità, ai nostri dubbi, ma Lui vede il senso e questo sì, ci sazia, il senso che ci dà il Signore, questo ci dà quel “di più” che tutti cerchiamo: cioè la presenza del Signore! Perché al calore della sua presenza la nostra vita cambia: senza di Lui sarebbe davvero grigia.

I fedeli in Piazza San Pietro
I fedeli in Piazza San Pietro

Al termine della preghiera Francesco ha ricordato le beatificazioni celebrate ieri a Siviglia di 11 domenicani uccisi in odio alla fede durante la guerra civile spagnola del secolo scorso. Si è quindi soffermato sulle violenze in corso in Myanmar facendo appello alla comunità internazionale perchè la dignità umana e il diritto alla vita siano rispettati e ha invitato tutti a domandarsi quale sia l'impegno personale, di solidarietà e comprensione, verso il popolo ucraino.. Il pensiero è andato anche all'ormai prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie che si svolgerà a Roma a partire da mercoledì prossimo.

Ringrazio i vescovi, i parroci e gli operatori della pastorale familiare che hanno convocato le famiglie a momenti di riflessione, di celebrazione e di festa. Ringrazio soprattutto gli sposi e le famiglie che daranno testimonianza dell’amore familiare come vocazione e via di santità. Buon incontro!

 

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19 giugno 2022, 12:14

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

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