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Il Papa visita l’Ambasciata russa per esprimere preoccupazione

Francesco in un tweet chiede di pregare per il popolo del Paese est europeo.: "Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo trova". Ieri mattina il Pontefice si è recato nella sede diplomatica in via della Conciliazione per oltre mezz’ora. Il Papa segue con attenzione l’evolversi della situazione

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Il Papa ha voluto manifestare la sua preoccupazione per la guerra in Ucraina recandosi personalmente, nella giornata del 25 febbraio, nella sede dell’Ambasciata della Federazione russa presso la Santa Sede, guidata dall’ambasciatore Alexander Avdeev. Giunto in una Fiat 500L bianca, il Pontefice è rimasto nell’edificio in via della Conciliazione numero 10 per oltre mezz’ora, come confermato dal direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni.  

Il tweet per invitare a pregare per l'Ucraina

In serata, sul profilo Twitter @Pontifex in dieci lingue, il Papa ha esortato a pregare per l'Ucraina e, citando la sua enciclica Fratelli tutti, ha ricordato che: "Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell'umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male". Parole seguite dagli hashtag #PreghiamoInsieme #Ucraina. Il tweet è stato tradotto anche nelle lingue russa e ucraina.

L'appello all'udienza generale 

Francesco segue con attenzione l’evolversi della situazione nel Paese est europeo, sotto attacco dalla notte del 24 febbraio, dove si contano numerosi morti e feriti. Il Pontefice stesso aveva espresso il suo “grande dolore nel cuore” per il peggioramento della situazione nel Paese lo scorso mercoledì 23 febbraio, al termine dell’udienza generale, quando ancora non erano deflagrate le violenze. Il Papa si appellava “a quanti hanno responsabilità politiche perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è il Dio della pace e non della guerra”. E si rivolgeva a credenti e non credenti ad unirsi in una supplica corale per la pace il prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, pregando e digiunando: “Gesù ci ha insegnato che alla insensatezza diabolica della violenza, si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno”, diceva il Pontefice. “Invito tutti a fare il prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, una giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra”.

La dichiarazione del cardinale Parolin

È del 24 febbraio, “nell’ora più buia” per l’Ucraina, la dichiarazione del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin. Ricordando l’appello del Papa drammaticamente urgente dopo l’inizio delle operazioni militari russe in territorio ucraino, il porporato ha osservato che, nonostante “i tragici scenari che tutti temevano stanno diventando purtroppo realtà”, “c’è ancora tempo per la buona volontà, c’è ancora spazio per il negoziato, c’è ancora posto per l’esercizio di una saggezza che impedisca il prevalere degli interessi di parte, tuteli le legittime aspirazioni di ognuno e risparmi il mondo dalla follia e dagli orrori della guerra”. “Noi credenti – ha detto Parolin - non perdiamo la speranza su un barlume di coscienza di coloro che hanno in mano i destini del mondo”.

Ultimo aggiornamento ore 8.30 del 26 febbraio 2022

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25 febbraio 2022, 12:35