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Commozione e gratitudine nell’incontro del Papa con alcuni rifugiati

Sono una decina i rifugiati ricevuti da Francesco nel Palazzo Apostolico oggi, nel giorno del suo compleanno. Giunti ieri in Italia grazie a un accordo tra la Santa Sede, le autorità italiane e quelle cipriote, saranno sostenuti direttamente dal Papa, mentre la Comunità di Sant’Egidio si occuperà del loro inserimento sociale

Isabella Piro – Città del Vaticano

“Ci hai salvato!”: sono commosse le parole con cui un ragazzo congolese ringrazia il Papa per il suo aiuto. Insieme al giovane, ricevuto dal Pontefice nella Sala del Tronetto del Palazzo Apostolico, ci sono una decina di rifugiati originari del Congo Brazzaville, della Repubblica Democratica del Congo, del Camerun, della Somalia e della Siria. Alcuni tra loro sono medici e tecnici informatici.

Francesco – si legge in una dichiarazione del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni - li accoglie, ascolta le loro storie, rivolge a ciascuno di loro parole di benvenuto e di affetto, li ringrazia della visita. In particolare, si informa su un bambino di un anno mezzo, di origine afghana, incontrato nel campo di Mavrouni, a Lesbo, e che verrà in Italia nei prossimi giorni, insieme alla famiglia, per curarsi. 

Video-dichiarazione di Giancarlo Penza (Comunità di Sant'Egidio)

Un regalo per il Papa

I rifugiati ricambiamo questa vicinanza e sollecitudine con un augurio di “lunga vita e tanta salute”, particolarmente sentito nel giorno in cui il Papa compie 85 anni. Il loro affetto si manifesta anche con un dono per Francesco: un quadro di un rifugiato afgano, raffigurante il tentativo dì attraversare il Mediterraneo da parte di alcuni migranti. Poi è il momento di una foto, tutti insieme. Infine, i saluti e la preghiera del Pontefice di pregare per lui.

La testimonianza di una donna

Il sostegno diretto di Francesco

Giunti in Italia ieri, 16 dicembre, grazie a un accordo tra la Santa Sede, le autorità italiane e quelle cipriote, come già anticipato durante il recente , i rifugiati saranno sostenuti direttamente dal Papa, mentre la Comunità di Sant’Egidio si occuperà del loro inserimento in un programma di integrazione della durata di un anno.

La testimonianza di un rifugiato

 

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17 dicembre 2021, 13:24