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Bassetti: il Papa a Lesbo mi ha messo in crisi per come vivo il mio cristianesimo

Il presidente della Conferenza episcopale italiana commenta a caldo in una intervista a Telepace il viaggio apostolico di Francesco a Cipro e in Grecia e sottolineando l’urgenza di come incarnare il Vangelo di fronte ai migranti: "Mi fa dire: ora tocca a me"

Eugenio Bonanata – Città del Vaticano

Si commuove il cardinale Gualtiero Bassetti nel riflettere sul pellegrinaggio del Papa a Cipro e in Grecia. A poche ore dal rientro di Francesco a Roma, il presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve accetta di buon grado di soffermarsi su alcuni aspetti della visita appena conclusa.

Parole che fanno pensare

“Quello che ho potuto vedere e ascoltare è molto bello”, dice soffermandosi soprattutto sul discorso di Francesco ai migranti nel corso della visita al Centro di accoglienza e di identificazione dei rifugiati a Mytilene. â€œÈ ciò che mi ha colpito maggiormente”, prosegue, ma con un’avvertenza: il Papa non ha rivolto quelle parole soltanto alle persone che hanno vissuto sulla propria pelle la drammatica esperienza della guerra, della traversata in mare, del distacco dagli affetti e dell’arrivo sull’isola greca. â€œÈ un discorso rivolto a chi è corresponsabile di questa situazione”, precisa ancora. E tra questi non ci sono solamente le nazioni che hanno costruito i muri con il filo spinato negando l’ingresso delle persone in fuga dalle proprie terre a causa di violenze e povertà. “Con quel discorso ai migranti - aggiunge il porporato - il Papa ha messo in crisi me per come vivo il mio cristianesimo e per come non mi spendo sufficientemente per dare una risposta secondo il Vangelo a queste situazioni”.

Un 'esortazione rivolta a tutti

Il cardinale Bassetti evidenzia, dunque, la necessità di agire su questo fronte, sulla scia del carisma di Papa Francesco “che ha la capacità di toccare il cuore di tutti” adattando la sua comunicazione ai diversi contesti e alle diverse categorie di persone che incontra. Uno stimolo - prosegue- “affinché abbiamo il coraggio di rimboccarci le maniche”, mettendoci in sintonia con il messaggio del successore di Pietro. “Ora tocca a me”, sottolinea il cardinale che lancia un accorato appello a mobilitarsi per dare concretezza alle parole e ai gesti del Pontefice e per vivere in pienezza il Vangelo. Stesso tenore anche in relazione ai ragazzi nell’ultimo incontro prima di congedarsi da Atene. Un’occasione - ricorda Bassetti - in cui Francesco ha citato la , l’esortazione post-sinodale ai giovani, rivolgendo loro un messaggio di apertura. “Ha chiesto di non guardare la realtà che passa stando seduti su una poltrona, ma di aiutare fratelli bisognosi: se Cristo è vivo ed è stato il primo a rimboccarsi le maniche, allora ciascun giovane è chiamato a fare altrettanto”.

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07 dicembre 2021, 11:13