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Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano

Il Papa eleva il proprio grido di dolore per Paesi martoriati e popoli sofferenti. Il suo ai membri della Roaco si snoda tra realtà ecclesiali e geografiche minacciate o scosse da venti di guerra. La prima terra che nomina, all鈥檌nizio del discorso, è quella dell鈥橧raq, un Paese che si lega ad un desiderio realizzato da Francesco: il viaggio apostolico dal 5 all鈥�8 marzo 2021. Il Santo Padre ricorda anche la situazione in Eritrea e la 鈥済rave crisi in Libano鈥�, al centro delle riunioni di quest鈥檃nno della Roaco. Il Pontefice chiede, in particolare, di pregare il primo luglio 鈥渋nsieme ai capi delle Chiese cristiane鈥� del Paese dei cedri. Il pensiero di Francesco è rivolto anche alla Terra Santa, ai popoli di Israele e Palestina per i quali esprime una speranza: 鈥淪ogniamo sempre che nel cielo - afferma il Papa - si distenda l鈥檃rco della pace, dato da Dio a Noè come segno dell鈥檃lleanza tra Cielo e terra e della pace tra gli uomini鈥�. 鈥淭roppo spesso invece, anche di recente, quei cieli - ricorda  - sono solcati da ordigni che portano distruzione, morte e paura鈥�. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

Avere a cuore le pietre vive

Un altro grido di dolore si leva anche dalla Siria, 鈥渟empre presente nel cuore di Dio鈥�. Ma sembra, sottolinea il Pontefice, 鈥渘on riesca a toccare quello degli uomini che hanno in mano le sorti dei popoli鈥�. L鈥檈redità di scontri e violenze è drammatica, 鈥渞imane lo scandalo - ricorda il Santo Padre - di dieci anni di conflitto, milioni di sfollati interni ed esterni, le vittime, l鈥檈sigenza di una ricostruzione che resta ancora in ostaggio di logiche di parte e della mancanza di decisioni coraggiose per il bene di quella martoriata nazione鈥�. Francesco ricorda poi che le riflessioni della Roaco hanno preso in esame la situazione ecclesiale in Etiopia, Armenia e Georgia. 鈥淎 volte - sottolinea Francesco - bisogna ricostruire gli edifici e le cattedrali, comprese quelle distrutte dalle guerre, ma anzitutto bisogna avere a cuore le pietre vive che sono ferite e disperse鈥�.

Il messaggio della Fratelli tutti

Rivolgendosi ai partecipanti alla plenaria della Roaco, Francesco aggiunge di seguire 鈥渃on apprensione la situazione che si è generata con il conflitto nella regione del Tigray, in Etiopia, sapendo che la sua portata abbraccia anche la vicina Eritrea鈥�. 鈥淎l di là delle differenze religiose e confessionali - ricorda Francesco - ci rendiamo conto di quanto sia essenziale il messaggio della , quando le differenze tra etnie e le conseguenti lotte per il potere sono erette a sistema鈥�. Il pensiero del Papa torna anche al 2016 quando al termine del viaggio apostolico in Armenia, insieme al Catholicos Karekin II, sono state liberate in cielo delle colombe, 鈥渃ome segno e auspicio della pace nell鈥檌ntera regione del Caucaso鈥�. 鈥淧urtroppo - osserva Francesco - essa negli ultimi mesi è stata un鈥檃ltra volta ferita, e per questo vi ringrazio per l鈥檃ttenzione che avete posto alla realtà della Georgia e dell鈥橝rmenia, affinché la comunità cattolica continui ad essere segno e fermento di vita evangelica鈥�.

La gratitudine di Francesco

Rivolgendosi ai partecipanti alla 94.ma assemblea plenaria della Roaco, il Papa estende la propria gratitudine anche ad altre preziose realtà che cercano di lenire il grido di dolore proveniente da terre martoriate.

Attraverso di voi desidero far giungere il mio ringraziamento a tutte le persone che sostengono i vostri progetti e che li rendono possibili: spesso sono semplici fedeli, famiglie, parrocchie, volontari鈥�, che sanno di essere 鈥渢utti fratelli鈥� e destinano un po鈥� del loro tempo e delle loro risorse per quelle realtà di cui voi vi prendete cura. Mi hanno riferito che nel 2020 la Colletta per la Terra Santa ha potuto raccogliere circa la metà rispetto agli anni passati. Certamente hanno pesato i lunghi mesi in cui la gente non ha potuto radunarsi nelle chiese per le celebrazioni, ma anche la crisi economica generata dalla pandemia. Se da un lato questo ci fa bene, perché ci spinge a una maggiore essenzialità, tuttavia non può lasciarci indifferenti, anche pensando alle strade deserte di Gerusalemme, senza pellegrini che vanno a rigenerarsi nella fede, ma anche ad esprimere solidarietà concreta con le Chiese e le popolazioni locali. Rinnovo pertanto l鈥檃ppello a tutti perché si riscopra l鈥檌mportanza di questa carità, di cui parlava già San Paolo nelle sue Lettere e che San Paolo VI ha voluto riorganizzare con la , del 1974, che ripropongo nella sua piena attualità e validità.

Plenaria della Roaco

Alla 94.ma Assemblea plenaria della Roaco, apertasi lo scorso 21 giugno, hanno partecipato numerosi ospiti provenienti da Medio Oriente e Africa. I lavori si sono aperti con un  focus sulla Terra Santa. Lo sguardo si è poi spostato su Etiopia, Armenia e Georgia per posarsi infine sull鈥檌ntera regione mediorientale.