Il Papa ai poveri e senzatetto di Lazare: “Non siete scarti o falliti, ma un dono preziosoâ€
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
“Non siete degli scarti, degli uomini inferiori, persone fallite, come vuole a volte farci credere la societàâ€, siete “un dono prezioso, che ci fa vedere l’amore del Signoreâ€. Sono parole di tenerezza quelle che il Papa rivolge agli ospiti di Lazare, associazione francese che da dieci anni si prende cura di poveri e senzatetto, accogliendoli in appartamenti ‘solidali’ insieme a giovani di diverse età. La stessa tenerezza che il Pontefice chiede di testimoniare “in mezzo alla cultura dell’egoismo, dell’individualismo, dell’indifferenza, dello scarto, del disprezzo dei poveri e dei deboliâ€.
Una iniziativa per la fraternità
“Non abbiate paura di trasmettere la fiaccola della speranza e dell’amoreâ€, dice Francesco nel discorso consegnato ai membri dell’associazione, la cui udienza nel Palazzo apostolico era stata annullata lo scorso anno a causa della pandemia. Il Papa, che accoglie l'associazione a Casa Santa Marta, definisce una “iniziativa d’amore†il progetto – ormai decennale – di Lazare: â€œÈ sempre una gioia vedere che anche oggi molte persone, piene di fede, di buona volontà e di coraggio, si impegnano per vivere l’esperienza del servizio e della fraternitàâ€.
La missione della Chiesa di andare alle periferie
Sono principi semplici quelli alla base dell'associazione: “Essere sé stessi con gli altri, ritrovare la gioia, sentirsi amati, imparare la benevolenza come in famiglia, vivere insieme molto semplicementeâ€. “Questi principi – sottolinea il Pontefice - hanno senso e plasmano un gruppo stabile solo se sgorgano da un’amicizia forte con Cristo, sorgente del vostro operare per il beneâ€.
L'incoraggiamento ai poveri: "Non siete uomini inferiori"
Ai poveri presenti, il Papa offre il suo incoraggiamento: “Voi che vivete questa bella avventura con la vostra storia a volte carica di tristezza, di solitudine, di lacrime, di prove, di esclusione e di rifiuto, siete un dono prezioso che ci fa vedere l’amore del Signore. Non siete degli scarti, degli uomini inferiori, persone fallite, come vuole a volte farci credere la societàâ€.
Mentre ai giovani che hanno scelto di mettersi “al servizio della dignità umanaâ€, di farsi prossimi delle “persone escluse, senza dimora, rifiutate, spesso tradite nei loro dirittiâ€, Francesco assicura: “Servendo loro, servite il Signore stessoâ€.
"Avete voluto essere, per le persone che servite, la mano, gli occhi, le orecchie, il sorriso di Dio. A loro manifestate la vicinanza del Signore che si prende cura del suo popolo, soprattutto di coloro che sono feriti e piegati dai pesi della vita, perché l’amore al prossimo è realista e non disperde niente che sia necessario per una trasformazione della storia orientata a beneficio degli ultimiâ€, rimarca il Papa.
Offrire la vita per il bene
E conclude esortando “a dare il meglio di voi stessi, a vivere ogni istante dell’esistenza come una grazia, a uscire dall’anonimato e fare della vostra vita un’offerta per il bello, per il beneâ€.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di costruire un mondo, una società di relazioni fraterne e piene di vita…"
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui