Mattarella al Papa: grazie per la vicinanza e l’incoraggiamento
Marina Tomarro - Città del Vaticano
A nessuno è venuta meno, in questo anno che volge al termine carico del dramma della pandemia e delle sue conseguenze, "la vicinanza partecipe e solidale di Vostra Santità". Un grazie sentito è quello che il presidente Sergio Mattarella esprime al Papa nella lettera di auguri per l'odierno compleanno del Pontefice e in vista delle feste di Natale. Con lo sguardo a quanto sta accadendo, Mattarella sottolinea la profonda vicinanza e la partecipazione di Francesco: "persone di fedi diverse - o che non ne professano alcuna - nei momenti della prova e della solitudine hanno potuto costantemente avvertire il sostegno e l’incoraggiamento del Papa. I cattolici, in particolare - scrive il Presidente - hanno trovato consolazione e speranza nella salda certezza della Sua generosa preghiera”.
Gli auguri per il Natale ormai vicino
Ricordando poi l’Enciclica Fratelli tutti che ha segnato questo anno 2020, Mattarella rimarca come il Papa abbia consegnato all’intera Comunità internazionale e alla coscienza individuale, "un appello esigente al senso di responsabilità che ciascun uomo e ciascuna donna sono chiamati ad avvertire ed esercitare nei confronti degli altri, soprattutto se deboli, poveri, minacciati od oppressi". Infine gli auguri del capo dello Stato italiano per le festività natalizie che quest'anno cadono in circostanze "del tutto particolari". "Pur nel disagio che esse possono comportare, - scrive il Presidente della Repubblica - tali limitazioni dischiudono un richiamo agli aspetti più autentici ed essenziali di questa festa e del suo universale messaggio di fratellanza e di pace. Un messaggio, Padre Santo, di cui quest’anno le nostre comunità avvertono ancor più acutamente il bisogno”.
La preghiera dei vescovi italiani
Anche la Conferenza episcopale italiana ha inviato un messaggio di auguri in occasione del compleanno del Papa. "Può sembrare paradossale - scrivono i vescovi - inviare un messaggio di auguri utilizzando le stesse parole della persona festeggiata. Eppure, l’orizzonte di senso che Lei, Santità, ha aperto con l’Enciclica Fratelli tutti supera ogni confine e libera i cuori". I presuli si soffermano sull'amore, "radice della nostra fede", non "semplice segnaletica" ma la strada su cui siamo chiamati a camminare. "L’amore - sottolineano - sostiene una Chiesa che accorcia le distanze, che è vicina alle persone, che s’incarna nella loro storia, ora così segnata dalla pandemia, che s’inginocchia, fascia e cura le ferite".
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