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Povero vicino San Pietro (foto di Daniele Garofani) Povero vicino San Pietro (foto di Daniele Garofani)

Il Papa: avere cuore per vedere le ferite e mani per curarle

Ai membri del Circolo San Pietro, che si occupa dei poveri di Roma per conto del Pontefice, Francesco esorta ¡°a rispondere con audacia¡± ai bisogni dei pi¨´ indigenti soprattutto in tempo di pandemia, i cui effetti, afferma, ¡°saranno terribili¡±

Benedetta Capelli ¨C Città del Vaticano

Vedere le ferite grazie a un cuore aperto ai bisogni degli altri e mani tese che riconoscono nel fratello, non un estraneo, ma ¡°un mendicante d¡¯amore¡±. Papa Francesco, o, richiama il loro motto ¨C ¡°preghiera-azione-sacrificio¡± ¨C incentrando la sua riflessione sulla parola ¡°azione¡±. Prende spunto dall¡¯emergenza coronavirus per ricordare che la pandemia ha imposto nuove modalità nell¡¯esercizio della carità, accanto all¡¯ordinario si è intravisto lo straordinario, rappresentato da ¡°nuove forme di povertࡱ, da ¡°tante famiglie, che si sono trovate dall¡¯oggi al domani in ristrettezze economiche¡±. Francesco non nasconde il timore degli effetti ¡°terribili¡± che questo potrà provocare anche in futuro ma, sottolinea è importante ¡°non spaventarsi¡±. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

¡°A una situazione eccezionale ¨C spiega il Papa ¨C non si può dare una risposta usuale, ma è richiesta una reazione nuova, differente¡±.

¡°E¡¯ necessario avere un cuore che sappia ¡°vedere¡± le ferite della società e mani creative nella carità operosa. Cuore che veda e mani che facciano. Questi due elementi sono importanti affinché un¡¯azione caritativa possa essere sempre feconda¡±

Dare il cuore ai miseri

Le nuove povertà, per il Papa, sono quelle materiali, umane, sociali. Ma la povertà, afferma, ¡°di solito ha pudore¡± e così ¡°bisogna andare a scoprire dov¡¯è¡±. Al cuore spetta il compito di sentirle e scorgerle:

Bisogna saper guardare le ferite umane con il cuore per ¡°prendere a cuore¡± la vita dell¡¯altro. Così questo non è più solo un estraneo bisognoso di aiuto ma, prima di tutto, un fratello, un fratello mendicante di amore. E solo quando prendiamo a cuore qualcuno, possiamo rispondere a questa attesa. È l¡¯esperienza della misericordia: miseri-cor-dare, misericordia, dare misericordia ai miseri, dare il cuore ai miseri.

La fantasia delle mani

E¡¯ il cuore, toccato dalla potenza della misericordia, che permette di invertire la rotta. ¡°Luogo privilegiato¡± per fare esperienza del perdono del Padre, sottolinea il Papa, è ¡°il sacramento della Riconciliazione¡±; da lì si esce avvolti da una misericordia ¡°che siamo chiamati a vivere e a donare¡±.

Dopo aver visto le piaghe della città in cui viviamo, la misericordia ci invita ad avere ¡°fantasia¡± nelle mani. È quanto avete fatto in questo tempo di pandemia, ed è tanto, accettata la sfida di rispondere a una situazione concreta, avete saputo adeguare il vostro servizio alle nuove necessità imposte dal virus.

Un servizio che si è tradotto, racconta il Papa, anche in una semplice telefonata agli anziani per sapere se andava tutto bene e per fare un po¡¯ di compagnia. ¡°Questa ¨C sottolinea Francesco ¨C è la fantasia della misericordia¡±..

Rispondere ai bisogni dei poveri

Infine l¡¯incoraggiamento a continuare le opere di carità ¡°sempre attenti e pronti a rispondere con audacia ai bisogni dei poveri¡± e nella preghiera personale e comunitaria chiedere questa grazia.

Vi ringrazio perché siete espressione concreta della carità del Papa che si prende cura delle povertà di Roma. Dei poveri e delle povertà. E vi sono grato per l¡¯Obolo di San Pietro che ogni anno raccogliete nelle chiese della città e che oggi mi offrite.

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25 settembre 2020, 12:00