蜜桃交友

Cecilia Seppia 鈥� Città del Vaticano

Bandire da questo tempo e da ogni tempo parole come indifferenza, egoismo, divisione e dimenticanza, fermare i conflitti con un cessate il fuoco globale, allentare le sanzioni internazionali riducendo, se non addirittura condonando, il debito pubblico perché ogni Stato sia messo in condizione di fronteggiare l鈥檈mergenza e curare i propri cittadini. A chiederlo è il Papa durante l鈥橴rbi et Orbi, pronunciato, per la prima volta nella storia, dai cancelli dell鈥橝ltare della Confessione, all鈥檌nterno della Basilica vaticana. E pure se non ha l鈥檈co della piazza e l鈥檌mpatto visivo della Loggia delle Benedizioni, il suo messaggio pasquale, seguito in mondovisione, raggiunge con forza ogni angolo del pianeta, oggi oppresso dalla pandemia, insieme alla voce della Chiesa che annuncia a tutti: 鈥淕esù Cristo è risorto, è veramente risorto鈥�. ()

Non un semplice augurio, non una formula magica che fa svanire i problemi ma, ripete Francesco, prima di allargare il suo sguardo sui cinque continenti, la certezza dell鈥檃more che vince sulla morte, del bene che trionfa sul male e che è 鈥渕archio esclusivo del potere di Dio鈥�. Ed è proprio questo potere di liberazione, insieme al 鈥渃ontagio della speranza鈥�, che egli invoca sull鈥檜manità ferita e afflitta da un virus colpevole di aver fatto già troppe vittime e messo in ginocchio l鈥檈conomia di intere nazioni.

Dio non ci lascia soli

Il primo pensiero del Pontefice è ancora per i malati, i defunti e le loro famiglie. Per i più vulnerabili, come gli anziani, per chi vive nelle case di cura, nelle caserme, nelle carceri:

Per molti è una Pasqua di solitudine, vissuta tra i lutti e i tanti disagi che la pandemia sta provocando, dalle sofferenze fisiche ai problemi economici. Questo morbo non ci ha privato solo degli affetti, ma anche della possibilità di attingere di persona alla consolazione che sgorga dai Sacramenti, specialmente dell鈥橢ucaristia e della Riconciliazione. In molti Paesi non è stato possibile accostarsi ad essi, ma il Signore non ci ha lasciati soli! Rimanendo uniti nella preghiera, siamo certi che Egli ha posto su di noi la sua mano, ripetendoci con forza: non temere!

Allentare le sanzioni internazionali

Il Papa non dimentica di invocare la resurrezione di Cristo sui medici e gli infermieri, eroi quotidiani, testimonianza di cura e amore fino al sacrificio della vita; sulle forze dell鈥檕rdine e quanti lavorano per garantire i servizi essenziali necessari; su coloro che stanno subendo la perdita del lavoro e su chi ha responsabilità politiche perché si adoperi, in ogni modo, per consentire a tutti, poveri, profughi e senzatetto compresi, di condurre una vita dignitosa. Sia bandita l鈥檌ndifferenza verso i più deboli e quanti abitano le periferie del mondo, chiede Francesco, sollecitando proprio per questi fratelli e sorelle la possibilità di un鈥檃deguata assistenza sanitaria.

In considerazione delle circostanze, si allentino pure le sanzioni internazionali che inibiscono la possibilità dei Paesi che ne sono destinatari di fornire adeguato sostegno ai propri cittadini e si mettano in condizione tutti gli Stati, specialmente quelli più poveri, di fare fronte alle maggiori necessità del momento, riducendo, se non addirittura condonando, il debito che grava sui loro bilanci.

La sfida dell鈥橢uropa

Non indifferenza dunque ma unità, non egoismo ma solidarietà perché la sfida che stiamo affrontando 鈥� spiega Bergoglio 鈥� colpisce tutti senza fare differenze di persone. E proprio in nome della solidarietà, il Papa sveglia l鈥橢uropa e gli stati membri, esortandoli a superare rivalità  vecchie e nuove e a sostenersi a vicenda.

Oggi l鈥橴nione Europea ha di fronte a sé una sfida epocale, dalla quale dipenderà non solo il suo futuro, ma quello del mondo intero.  Non si perda l鈥檕ccasione di dare ulteriore prova di solidarietà, anche ricorrendo a soluzioni innovative. L鈥檃lternativa è solo l鈥檈goismo degli interessi particolari e la tentazione di un ritorno al passato, con il rischio di mettere a dura prova la convivenza pacifica e lo sviluppo delle prossime generazioni.

Fermare i conflitti e il traffico di armi

L鈥檌ncontrollata diffusione del Covid-19 che non conosce frontiere, spinge Francesco, prima della Benedizione universale, a chiedere di nuovo 鈥� come già fatto durante l鈥橝ngelus del 29 marzo 鈥� 鈥渦n cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo鈥�, a cominciare dalla Siria insanguinata da 9 anni di guerra e 384 mila morti. Poi lo Yemen, l鈥橧raq, il Libano, l鈥橴craina, e tanti luoghi dell鈥橝frica attraversati dalla furia del terrorismo, senza dimenticare l鈥檈stenuante conflitto che divide israeliani e palestinesi: 鈥渟ia questo il tempo 鈥� ammonisce il Papa 鈥� affinché riprendano il dialogo per trovare una soluzione stabile e duratura che permetta a entrambi di vivere in pace鈥�.

Cristo nostra pace illumini quanti hanno responsabilità nei conflitti, perché abbiano il coraggio di aderire all鈥檃ppello per un cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo. Non è questo il tempo in cui continuare a fabbricare e trafficare armi, spendendo ingenti capitali che dovrebbe essere usati per curare le persone e salvare vite.

Non cedere alla dimenticanza

Dunque bandire divisioni ma anche la dimenticanza, perché il rischio in una situazione come quella che stiamo vivendo, nota Papa Bergoglio è di abbandonare all鈥檕blio tante altre emergenze, guerre, carestie, siccità che invece portano con sé i patimenti di numerose persone rifugiate, sfollate, affamate. Cita per prime le crisi umanitarie che attraversano l鈥橝sia e l鈥橝frica, come nella regione di Cabo Delgado, nel Nord del Mozambico, e passando per il Mediterraneo, arriva fino alla sua America Latina.

Il Signore della vita鈥� doni protezione ai tanti migranti e rifugiati, molti dei quali sono bambini, che vivono in condizioni insopportabili, specialmente in Libia e al confine tra Grecia e Turchia, non voglio dimenticare l'isola di Lesbo. Permetta in Venezuela di giungere a soluzioni concrete e immediate, volte a consentire l鈥檃iuto internazionale alla popolazione che soffre a causa della grave congiuntura politica, socio-economica e sanitaria鈥�.

Dopo l'annuncio della concessione dell'indulgenza plenaria a quanti sono collegati tramite radio e tv, Francesco imparte la benedizione Urbi et Orbi.