Mattarella al Papa: l'Italia si impegna con responsabilità sul cammino della pace
Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
"A nome del popolo italiano e mio personale, vivissimi e affettuosi auguri per il nuovo anno": si chiude con parole di affetto e stima il del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, al Papa in occasione dell'odierna 53.ma Giornata mondiale della Pace alla quale Francesco ha dedicato il Messaggio: "La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica".
Non la paura ma la fratellanza costruisce la pace
Il presidente rileva che il messaggio del Papa invita ad una riflessione sulla responsabilità di ciascuno a lavorare per una pacifica convivenza nazionale e internazionale. Non può essere la paura o la minaccia la base della stabilità, occorrono - scrive - "fondamenti ben più ambiziosi basati sulla consapevolezza di una fratellanza intimamente inscritta nella coscienza di ogni essere umano" e occorre accantonare "logiche di dominio" riscoprendo "le potenzialità dell’altro" .
Non lesinare sforzi nel promuovere giustizia
"A questo riguardo - osserva Mattarella - è prezioso il Suo invito a intraprendere quell’audace esercizio di speranza che ci consente di guardare oltre il limitato orizzonte dei risentimenti e delle paure". "Tutti noi - prosegue - chiamati a 'credere nella possibilità della pace' e a coltivare in ogni gesto quotidiano la cultura dell’incontro, traiamo dal Suo ispirato messaggio anche un paterno incoraggiamento a non lesinare sforzi nella promozione della giustizia – in ambito politico, economico e sociale – affinché essa possa permeare tutte le dimensioni della vita delle nostre comunità, a cominciare dalla famiglia. E nella famiglia trova il suo primo alveo naturale il tesoro della memoria, suggerimento e traccia, come Lei ci ha ricordato, 'per le presenti e le future scelte di pace' ".
Economia e educazione alla luce del Magistero
Il Presidente Mattarella cita due degli eventi che segneranno la primavera del 2020 e che si collocano in questa prospettiva indicata dal Pontefice: l'incontro internazionale in programma ad Assisi tra giovani economisti e imprenditori per un confronto su nuovi modelli economici che "lontano da predatorie logiche dello scarto, rafforzino sempre più la componente etica indispensabile per promuovere una economia più giusta, inclusiva e sostenibile". E poi l'evento dedicato alla ricostruzione di un “Patto educativo globale”, che, nel maggio prossimo riunirà "rappresentanti istituzionali e di organismi internazionali, personalità accademiche e studenti per un dialogo sulla necessità di investire in un rinnovato cammino educativo per la maturazione di una nuova solidarietà universale".
Nelle parole del presidente anche la sottolineatura del legame che il Papa traccia tra pace e conversione ecologica: "la tutela del patrimonio naturale" - scrive - "così come di quello culturale e artistico, è uno dei principi costituzionali della Repubblica Italiana. Da questi irrinunciabili valori, che comprendono il ripudio della guerra, derivano anche direttrici essenziali dell’azione internazionale dell’Italia". A nome di tutto il Paese quindi Sergio Mattarella ribadisce il "sostegno al multilateralismo e la collaborazione attiva all’opera insostituibile delle Organizzazioni internazionali".
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