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2019.09.05 Viaggio Africa: Papa Francesco incontra Scholas Occurrentes 2019.09.05 Viaggio Africa: Papa Francesco incontra Scholas Occurrentes 

Quando Francesco giocava con un pallone fatto di stracci a Buenos Aires

Il Papa ha raccontato l'aneddoto durante un incontro privato a Maputo con i rappresentanti di Scholas Occurrentes in Mozambico

Silvina Pérez - Maputo

Ricordi d’infanzia: quelli di una Buenos Aires in cui i bambini giocavano a calcio con palloni fatti di stracci in un cortile vicino casa. Il Papa li ha confidati ad alcuni giovani mozambicani per sottolineare come gioco e lavoro debbano sempre essere congiunti. È accaduto giovedì mattina, 5 settembre, nella nunziatura apostolica di Maputo, con un gruppo di partecipanti a un’esperienza promossa da Scholas occurentes in Mozambico.

Durante l’incontro, durato circa 15 minuti, sono state illustrate al Pontefice le attività svolte dalla Fondazione nel Paese africano, particolarmente nel campo dello sport e della formazione umana. E gli è stata consegnata una piccola palla, che ha risvegliato in Francesco la memoria di giorni passati. A Xai-Xai ci sono «spiagge famose» per «il turismo dall’Africa e dall’Europa», ha detto improvvisando un breve discorso in spagnolo e aggiungendo di considerare «molto positivo» il fatto che si giochi «a calcio sulla spiaggia. E penso — ha detto ancora — che sia molto bello che anche le ragazze giochino a calcio sulla spiaggia». Ma, soprattutto, «c’è una cosa che mi ha toccato molto il cuore ed è la palla di stracci», ha evidenziato, riavvolgendo il nastro dei ricordi: «Quando ero bambino io giocavo con la palla di stracci, perché a quel tempo le palle erano di cuoio, cucite con cuoio ed erano molto costose. E noi, che andavamo a scuola tutti insieme, non avevamo i soldi per comprare quelle palle “numero 5” che erano così grosse. Non c’era ancora né la plastica né la palla di gomma. C’era la palla di pelle o questa di stracci. Così, nel cortile di casa mia, dove c’è ancora una piazzetta, giocavamo con una palla di stracci. In Argentina, la palla di stracci è diventata un simbolo culturale di quell’epoca, al punto che un popolare poeta argentino scrisse una poesia chiamata “palla di stracci” e c’è anche un film che hanno girato chiamato “palla di stracci”». Di conseguenza, ha proseguito, «con questo voi raccogliete tutta una storia di artigianato sportivo, di lavoro, e la gioia per il gioco». Dunque, ha chiarito, «lavoro e gioco», perché «se non c’è lavoro, la vita non va bene e se non sai giocare, la vita non va bene lo stesso». Infine, ritornando alla “palla di stracci”, ha concluso con un auspicio: «Sarebbe bello che facessero un concorso artistico — canzone, disegno, poesia, prosa — sul tema. E darò un premio al vincitore».

Il progetto Scholas Mozambico, si propone di generare un cambiamento di paradigma nel settore dell’istruzione attraverso l’integrazione di comunità educative con particolare attenzione a quelle di basso reddito. È un punto di incontro e coagulazione di esperienze che stanno creando una base di riflessione pedagogica che è una novità. «C’è una originalità — spiega il direttore Enrique Adolfo Palmeyro all’Osservatore Romano — sottolineata da vari punti di vista: Scholas sviluppa la pedagogia che troviamo nel pensiero e nel magistero di Papa Francesco, la quale trova le sue fondamenta nell’intuizione del concilio Vaticano ii, vale a dire nella promozione dell’incontro, di una apertura e di una educazione a tutto campo». La Fondazione Scholas occurrentes è oggi un’organizzazione internazionale di diritto pontificio ma l’idea risale a un’esperienza lanciata a Buenos Aires nel 2001, sotto l’egida dell’allora arcivescovo Jorge Mario Bergoglio. Il suo progetto originario era quello di Escuelas hermanas (scuole sorelle) e di Escuelas de vicinos (scuole di quartiere) e consisteva in una rete di centri educativi, composta da realtà pubbliche e private, laiche o confessionali, che aveva come scopo ultimo di educare all’impegno e al bene comune. «Il Papa parte da un dato di fatto — sostiene Palmeyro — cioè che oggi la società non fa altro che formare giovani consumatori. Scholas dà un valore alle persone che incontra nei luoghi più difficili, in realtà interculturali e inter-religiose. È un’esperienza di lavoro e, a partire da questa, un’esperienza di educatori».

Scholas Mozambico lavora con giovani provenienti da varie scuole delle comunità di Mangunze, Manjacaze, Chongoene e Xai Xai, e le tematiche riguardano: uso di droghe, mancanza di trasporti pubblici per raggiungere le strutture didattiche, molestie sessuali.

ULTIMO AGGIORNAMENTO: ORE 16.00

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05 settembre 2019, 10:01