Il Papa è in Mozambico, entra nel vivo il viaggio in Africa
Giada Aquilino - Città del Vaticano
Francesco è in Mozambico, per il suo 31° viaggio apostolico che lo condurrà poi a visitare anche il Madagascar e Mauritius. Dopo 10 ore di volo, l’aereo papale è atterrato poco dopo le 18.00 all'aeroporto della capitale Maputo, la città più grande del Paese africano, che sorge sull’estuario del Santo Spirito.
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Ad accogliere il Papa, in una serata ventosa di settembre, il presidente della Repubblica, Filipe Jacinto Nyusi, e la consorte. Con le delegazioni e i vescovi del Mozambico, ai margini della pista d’atterraggio anche un folto gruppo di fedeli: due bambini in abito tradizionale hanno salutato il Pontefice, quindi è stato tutto un susseguirsi di musiche, danze e canti folcloristici a simboleggiare la gioia di un abbraccio ma anche “speranza, pace e riconciliazione”, i temi del viaggio, a poche settimane dall’accordo di pace siglato ad agosto dal capo di Stato con l’opposizione della Renamo.
Un’intesa che segue la storica firma della riconciliazione del 4 ottobre 1992, mediata dalla Comunità di Sant’Egidio, dopo un conflitto che aveva provocato un milione di morti: nel 1988 era stato infatti San Giovanni Paolo II, in in Mozambico, a constatare come in quella terra fosse ancora in corso “la guerra, con tutte le sue conseguenze di sofferenza, lutto e desolazione”.
Il saluto della popolazione
Dopo la cerimonia di benvenuto in aeroporto, il trasferimento del Papa in Nunziatura, nella zona centrale di Maputo, in cui si concentrano le sedi delle rappresentanze diplomatiche, sullo sfondo dell’Oceano Indiano. Durante il tragitto in papamobile, il saluto festoso della popolazione al Pontefice, ricambiato dal sorriso di Francesco. Un gruppo di giovani ha quindi accolto il Santo Padre all’esterno della Nunziatura, come riferito dalla . Poi, all’ingresso della residenza, il saluto col personale religioso della rappresentanza pontificia.
(Ultimo aggiornamento: 4 settembre 2019, ore 20.29)
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