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Sergio Centofanti - Città del Vaticano

Una nonna sorridente alza il nipotino per mostrarlo con gioia al Papa che passa tra la folla, perché lo benedica: è un鈥檌mmagine che, senza parole, sintetizza il messaggio di Francesco durante l鈥檌ncontro con i giovani e le famiglie ieri a Ia艧i, in Romania. Il Papa lo sottolinea al termine del suo con un鈥檃ggiunta a braccio:

Sto finendo, mi manca un paragrafo, ma non voglio tralasciare di dire un鈥檈sperienza che ho avuto mentre entravo in piazza. C鈥檈ra un鈥檃nziana, abbastanza anziana, nonna. Nelle braccia aveva il nipote, più o meno di due mesi, non di più. Quando sono passato me lo ha fatto vedere. Sorrideva, e sorrideva con un sorriso di complicità, come dicendomi: 鈥淕uardi, adesso io posso sognare!鈥�. Sul momento mi sono emozionato e non ho avuto il coraggio di andare e portarla qui davanti. Per questo lo racconto. I nonni sognano quando i nipoti vanno avanti, e i nipoti hanno coraggio quando prendono le radici dai nonni.

Poco prima aveva detto che 鈥渓a fede non si trasmette solo con le parole, ma con gesti, sguardi, carezze come quelle delle nostre madri, delle nostre nonne; con il sapore delle cose che abbiamo imparato in casa, in maniera semplice e genuina鈥�. E aveva lanciato questa esortazione ai giovani:

Quando cresci, non ti dimenticare di tua madre e di tua nonna e di quella fede semplice ma robusta che le caratterizzava e che dava loro forza e costanza per andare avanti e non farsi cadere le braccia. È un invito a ringraziare e riabilitare la generosità, il coraggio, il disinteresse di una fede 鈥榝atta in casa鈥�, che passa inosservata ma che costruisce a poco a poco il Regno di Dio.

In queste parole c鈥�è anche l鈥檈sperienza personale di Papa Francesco con nonna Rosa, una donna di fede, semplice e forte, proveniente da una povera famiglia contadina piemontese che per sfuggire alla miseria emigra in Argentina. Il Papa nella  confessa di aver ricevuto il primo annuncio cristiano proprio dalla nonna:

Io ho avuto la grazia di crescere in una famiglia in cui la fede si viveva in modo semplice e concreto; ma è stata soprattutto mia nonna, la mamma di mio padre, che ha segnato il mio cammino di fede. Era una donna che ci spiegava, ci parlava di Gesù, ci insegnava il Catechismo. Ricordo sempre che il Venerdì Santo ci portava, la sera, alla processione delle candele, e alla fine di questa processione arrivava il 鈥淐risto giacente鈥�, e la nonna ci faceva 鈥� a noi bambini 鈥� inginocchiare e ci diceva: 鈥淕uardate, è morto, ma domani risuscita鈥�. Ho ricevuto il primo annuncio cristiano proprio da questa donna, da mia nonna! E鈥� bellissimo, questo! Il primo annuncio in casa, con la famiglia! E questo mi fa pensare all鈥檃more di tante mamme e di tante nonne nella trasmissione della fede. Sono loro che trasmettono la fede. Questo avveniva anche nei primi tempi, perché san Paolo diceva a Timoteo: 鈥淚o ricordo la fede della tua mamma e della tua nonna鈥� (cfr 2Tm 1,5). Tutte le mamme che sono qui, tutte le nonne, pensate a questo! Trasmettere la fede. Perché Dio ci mette accanto delle persone che aiutano il nostro cammino di fede. Noi non troviamo la fede nell鈥檃stratto; no! E鈥� sempre una persona che predica, che ci dice chi è Gesù, che ci trasmette la fede, ci dà il primo annuncio. E così è stata la prima esperienza di fede che ho avuto.