La visita di Francesco alla Casa Jacab Antal Ház
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Lasciato il Santuario di ?umuleu Ciuc dopo la celebrazione della Messa, Papa Francesco si è recato con un'automobile bianca alla Casa arcidiocesana Jakab Antal Ház , poco distante dal Santuario e a circa 3 km dal centro di Miercurea Ciuc, piccola città capoluogo di questo distretto situato tra i gruppi montuosi dei Carpazi Orientali. Inaugurato nel 2016, il Centro è gestito dalla Caritas della diocesi di Alba Iulia e ospita conferenze e eventi nazionali e internazionali a carattere culturale e spirituale. La Casa è intitolata a mons. Jacab Antal che fu arcivescovo di Alba Iulia, dal 1980 al 1990. Durante il regime comunista, l’arcivescovo, morto nel 1993, fu detenuto in carcere per 13 anni, dal 1951 al 1964, e costretto ai lavori forzati in una miniera di piombo. All’arrivo nella struttura, Papa Francesco è stato accolto dal direttore e da alcuni collaboratori con le loro famiglie e i bambini. Il Papa ha salutato e benedetto anche un gruppo di persone con disabilità.
Dalla Centro Jacab Antal all'Aeroporto internazionale di Ia?i
Prima di lasciare il Centro, Papa Francesco ha salutato 10 membri del comitato organizzatore della visita e ha consegnato loro in dono un quadro raffigurante il Sacro Cuore di Gesù. Quindi la partenza in automobile per raggiungere il locale eliporto da cui raggiungerà in elicottero l’aeroporto di Ta?rgu Mures?. Da qui, con un'ora di volo in aereo, arriverà a Ia?i, il più importante centro della provincia della Moldavia e una delle città più antiche della Romania. Il programma della giornata prevede la visita privata alla Cattedrale di Santa Maria Vergine Regina e l’Incontro mariano con giovani e famiglie, nel piazzale del Palazzo della Cultura, il cui inizio è previsto intorno alle 17.30.
Il dono di Francesco alla Casa
Il quadro che Papa Francesco ha lasciato in dono alla Casa Jakab Antal Ház è un quadro di legno Interamente realizzato in filigrana di carta multicolore, che imita un celebre olio ottocentesco di scuola portoghese. La tecnica della filigrana, consistente nell’arrotolare strisce di carta, modellate ed incollate insieme per creare disegni decorativi, è molto antica. Già durante il Rinascimento veniva utilizzata soprattutto in ambito monastico. Il Sacro Cuore raffigurato nel quadro è simbolo dell’amore di Gesù per l’umanità.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui