Mons. Warduni: la visita del Papa in Iraq, sorgente di pace
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Nell’udienza stamani alla Roaco, Papa Francesco ha espresso la sua intenzione di recarsi in Iraq, il prossimo anno. Una notizia che nel Paese si attendeva come sottolinea a Pope, mons. Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Baghdad:
R. – É una notizia piena di gioia e di amore. Mostra veramente la bontà, la gentilezza del Papa che non vuole lasciare nessuno, specialmente quelli che sono in difficoltà, ma li vuole incoraggiare, dare loro una spinta ad andare avanti senza timore e con tutto il cuore. Per questo motivo, aspettavamo questa notizia da tanto tempo, non solo i cristiani, ma tutti gli abitanti dell’Iraq. E tutti ci chiedevano: “Non viene il Papa, qui?”. Quindi questa è una notizia bella, una notizia che dà coraggio per poter continuare, insieme al Papa, ad amare tutti quanti con gioia e con la pace. Tutte le visite del Papa sono veramente sorgente di gioia e di pace.
Papa Francesco nell’annunciare questa sua intenzione, ha anche espresso l’auspicio che l’Iraq non ricada in tensioni che vengono dai mai sopiti conflitti delle potenze regionali. Qual è la situazione del Paese al momento?
R. - E’ come ha detto Sua Santità. Il Medio Oriente è pieno di difficoltà; manca la vera pace. Noi aspettiamo la pace. Noi vogliamo la pace. Quindi con tanto amore ringraziamo Sua Santità e preghiamo a partire da adesso affinché la sua visita sia un’occasione di amore, di pace, che possa dare la speranza a tutti quanti, perché finora alcuni villaggi, alcune città, sono completamente distrutte. Vogliamo che tutto sia recuperato, fatto bene, per vivere in pace, tranquillità, in amicizia e con amore vero.
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