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Francesco all’Angelus: avviciniamoci all’Eucaristia come se fosse la prima volta

Nella solennità del Corpo e Sangue di Cristo, donati per la salvezza del mondo, Francesco ricorda la celebrazione della Messa in serata nel quartiere romano di Casal Bertone, seguita dalla processione col Santissimo Sacramento. Il pensiero del Pontefice va anche a Maria Carmen Lacaba Andía e 13 consorelle dell’Ordine francescano dell’Immacolata Concezione, beatificate a Madrid

Giada Aquilino - Città del Vaticano

Rinnovare lo “stupore” e la “gioia” per il “dono stupendo del Signore”, che è l’Eucaristia. Papa Francesco all’ in Piazza San Pietro richiama così l’invito della festa del Corpus Domini, la solennità del Corpo e Sangue di Cristo che in Italia e in altri Paesi si celebra oggi (Ascolta il servizio con la voce del Papa).

Accogliamolo con gratitudine, non in modo passivo, abitudinario; non dobbiamo abituarci all’Eucaristia e andare a comunicarci come per abitudine: no! Ogni volta che noi ci accostiamo all’altare per ricevere l’Eucaristia, dobbiamo rinnovare davvero il nostro “amen” al Corpo di Cristo. Quando il sacerdote ci dice “il Corpo di Cristo”, noi diciamo “amen”: ma che sia un “amen” che viene dal cuore, convinto. E’ Gesù, è Gesù che mi ha salvato, è Gesù che viene a darmi la forza per vivere. E’ Gesù, Gesù vivo. Ma non abituarci: ogni volta come se fosse la Prima Comunione.

La logica della condivisione

Francesco si sofferma sull’odierno Vangelo di Luca e sul miracolo tanto “importante” che - spiega - viene raccontato “da tutti gli evangelisti”: quello dei pani e dei pesci che si svolge sulla riva del Lago di Galilea. Gesù nutre la folla che non ha cibo, dinanzi allo “stupore dei discepoli”, invitando loro stessi a dare da mangiare.

Gesù invita i suoi discepoli a compiere una vera conversione dalla logica del “ciascuno per sé” a quella della condivisione, incominciando da quel poco che la Provvidenza ci mette a disposizione.

Potenza e compassione

Gesù, prosegue Francesco, spezza i cinque pani, divide i due pesci, facendoli poi distribuire ai discepoli e - sottolinea - “quel cibo non finisce, finché tutti ne hanno ricevuto a sazietà”. Un miracolo che, evidenzia il Papa, “manifesta la potenza del Messia e, nello stesso tempo, la sua compassione” per la gente.

Quel gesto prodigioso non solo rimane come uno dei grandi segni della vita pubblica di Gesù, ma anticipa quello che sarà poi, alla fine, il memoriale del suo sacrificio, cioè l’Eucaristia, sacramento del suo Corpo e del suo Sangue donati per salvezza del mondo. L’Eucaristia è la sintesi di tutta l’esistenza di Gesù, che è stata un unico atto di amore al Padre e ai fratelli.

Le processioni del Corpus Domini

Alla vigilia della sua Passione, evidenzia Francesco, Gesù prese ancora il pane, elevò al Padre la preghiera di benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli, lasciando in quel gesto “il Testamento della nuova Alleanza, memoriale perpetuo della sua Pasqua di morte e risurrezione”. Ed espressione della fede eucaristica, aggiunge, sono le processioni con il Santissimo Sacramento, che in questa solennità si svolgono “dappertutto” nella Chiesa cattolica.

Anch’io questa sera, nel quartiere romano di Casal Bertone, celebrerò la Messa, a cui seguirà la processione. Invito tutti a partecipare, anche spiritualmente, mediante la radio e la televisione.

Fede eroica

La speranza del Papa è affinché la Madonna ci aiuti a “seguire con fede e amore” Gesù che adoriamo nell’Eucaristia. Subito dopo la recita della preghiera mariana, il Pontefice ricorda che ieri a Madrid sono state proclamate Beate Maria Carmen Lacaba Andía e 13 consorelle dell’Ordine francescano dell’Immacolata Concezione, uccise in odio alla fede durante la persecuzione religiosa avvenuta tra il 1936 e il 1939.

Queste monache di clausura, come le Vergini prudenti, attesero con fede eroica l’arrivo dello Sposo divino. Il loro martirio è un invito per tutti noi ad essere forti e perseveranti specialmente nell’ora della prova.

I saluti

Al termine, il saluto ai fedeli riuniti in Piazza, tra cui i partecipanti al pellegrinaggio di Liverpool promosso dalle Suore di Nostra Signora di Namur.

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23 giugno 2019, 12:10