Francesco al popolo della Romania: Vengo tra voi per camminare insieme
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
"Vengo in Romania, Paese bello e accogliente, come pellegrino e fratello". Sono le prime parole di Papa Francesco nel rivolto al popolo romeno che visiterà . Con lo sguardo verso l'imminente incontro con il Patriarca e il Sinodo Permanente della Chiesa Ortodossa Romena, come pure con i pastori e i fedeli cattolici, il Santo Padre ricorda "i vincoli di fede" e, in particolare , "il legame che univa Pietro e Andrea" che portò la fede in queste terre:
Fratelli di sangue, lo furono anche nel versare il sangue per il Signore. E tra voi ci sono stati tanti martiri, anche in tempi recenti, come i sette Vescovi Greco-Cattolici che avrò la gioia di proclamare Beati. Ciò per cui hanno sofferto, fino ad offrire la vita, è un'eredità troppo preziosa per essere dimenticata. Ed è un'eredità comune, che ci chiama a non prendere le distanze dal fratello che la condivide.
Francesco, esortando a custodire le radici e la famiglia, indica inoltre la prospettiva e il senso del suo trentesimo viaggio apostolico:
Vengo tra voi per camminare insieme. Camminiamo insieme quando impariamo a custodire le radici e la famiglia, quando ci prendiamo cura dell'avvenire dei figli e del fratello che ci sta accanto, quando andiamo oltre le paure e i sospetti, quando lasciamo cadere le barriere che ci separano dagli altri.
Quindi, nel congedarsi, Francesco ringrazia chi sta "intesamente" preparando la sua visita e assicura a ciascuno "vicinanza" nella preghiera.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui