Il Papa all’udienza generale: la salvezza non si compra, è un dono
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
La parola umana non diventa efficace grazie alla retorica, l’arte del bel parlare, ma tramite lo Spirito Santo che è “la dýnamis di Dio, la sua forza”. Lo Spirito “ha il potere di purificare la parola,di renderla apportatrice di vita”. È quanto ha affermato stamani Papa Francesco, durante l’, sottolineando che la parola può aprire vie nuove, può diventare dinamite. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
La parola, con lo Spirito, diventa "dinamite"
La parola, visitata dallo Spirito, fa saltare schemi, resistenze e divisioni:
Quando lo Spirito visita la parola umana essa diventa dinamica, come ‘dinamite’, capace cioè di accendere i cuori e di far saltare schemi, resistenze e muri di divisione, aprendo vie nuove e dilatando i confini del popolo di Dio.
Egli si mostrò vivo
Con la catechesi odierna Papa Francesco ha inaugurato “un percorso attraverso il Libro degli Atti degli Apostoli”. Un cammino oggi scandito da questo brano biblico:
Parola e Spirito
Il Libro degli Atti degli Apostoli scritto da san Luca Evangelista, ha ricordato il Santo Padre, ripercorre “il viaggio del Vangelo nel mondo” mostrando “il meraviglioso connubio tra la Parola di Dio e lo Spirito Santo”, una “coppia vivace ed efficace”. “Colui - ha detto il Papa - che dà sonorità vibrante e incisività alla nostra parola umana così fragile, capace persino di mentire e di sottrarsi alle proprie responsabilità, è solo lo Spirito Santo”.
La salvezza è un dono
Il battesimo nello Spirito Santo, ha aggiunto Francesco, è l’esperienza che permette “di partecipare alla volontà salvifica e universale di Dio”:
Non c’è dunque da lottare per guadagnarsi o meritare il dono di Dio. Tutto è dato gratuitamente e a suo tempo. Il Signore dà tutto gratuitamente. La salvezza non si compra, non si paga: è un dono gratuito.
Non fabbricatori di missione
Il Papa ha inoltre esortato ad essere veri strumenti di salvezza. “Chiediamo al Signore - ha detto Francesco - di essere non fabbricatori, ma strumenti dell’opera salvifica” di Dio:
Il Risorto invita i suoi a non “fabbricare” da sé la missione, ma ad attendere che sia il Padre a dinamizzare i loro cuori con il suo Spirito, per potersi coinvolgere in una testimonianza missionaria capace di irradiarsi da Gerusalemme alla Samaria e di travalicare i confini di Israele per raggiungere le periferie del mondo.
Pregare con perseveranza
Come attendere - ha domandato infine il Papa - lo Spirito, “la sua forza”?
Pregando in unità e con perseveranza. È con la preghiera, infatti, che si vince la solitudine, la tentazione, il sospetto e si apre il cuore alla comunione. La presenza delle donne e di Maria, la madre di Gesù, intensifica questa esperienza: esse hanno imparato per prime dal Maestro a testimoniare la fedeltà dell’amore e la forza della comunione che vince ogni timore.
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