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Papa: con l¡¯esempio di Maria, portare Vangelo di pace e vita a mondo distratto

All¡¯esterno del Santuario della Santa Casa di Loreto, Francesco parla ai giovani, esortandoli a percorrere il cammino della pace e della fraternit¨¤, alle famiglie, considerate ¡°santuari dell¡¯amore¡± fondati sul matrimonio tra uomo e donna, e ai malati, rassicurandoli che la Vergine porta a tutti la misericordia del Signore. Poi cita il titolo dell'Esortazione post-sinodale, ¡°Christus vivit - Cristo vive¡±, quindi auspica il rilancio del Centro ¡°Giovanni Paolo II¡± e l¡¯estensione dell¡¯orario di apertura della Basilica e della Santa Casa fino a tarda sera e all¡¯inizio della notte

Giada Aquilino - Città del Vaticano

Uno dei tanti fedeli che, con ¡°devozione¡±, a Loreto sostano ¡°in preghiera¡± di fronte alla ¡°casa di Maria¡± qui custodita, le cui mura - secondo la tradizione - provengono da Nazaret, dove la Vergine Santa pronunciò il suo ¡°s족, diventando la madre di Gesù. Così si è presentato alle circa 10 mila persone riunite ai piedi del sagrato del Santuario della località marchigiana, dopo aver celebrato l¡¯Eucaristia nella Santa Casa, con la firma della Lettera post-sinodale ai giovani, il saluto alla comunità dei frati cappuccini a cui è affidata la custodia del Santuario ¡°tanto caro al popolo italiano¡± e il lungo e commosso abbraccio ai malati: tra loro molti bambini, anziani, anche religiosi, alcuni in barella, tutti toccati da una carezza o una stratta di mano di Francesco (Ascolta il servizio con la voce del Papa).

Alla scuola di Maria

Nella festa dell¡¯Annunciazione, il Pontefice guarda ai giovani, alle famiglie, ai malati e in generale a quanti sono ¡°legati¡± al Santuario di Loreto: a tutti, dice, ¡°Dio, per mezzo di Maria, affida una missione in questo nostro tempo¡±.

Portare il Vangelo della pace e della vita ai nostri contemporanei spesso distratti, presi dagli interessi terreni o immersi in un clima di aridità spirituale. C¡¯è bisogno di persone semplici e sapienti, umili e coraggiose, povere e generose. Insomma, persone che, alla scuola di Maria, accolgono senza riserve il Vangelo nella propria vita. Così, attraverso la santità del popolo di Dio, da questo luogo continueranno a diffondersi in Italia, in Europa e nel mondo testimonianze di santità in ogni stato di vita, per rinnovare la Chiesa e animare la società col lievito del Regno di Dio.

La casa dei giovani

Salutando l¡¯arcivescovo prelato mons. Fabio Dal Cin, che con le sue parole introduttive si è fatto ¡°interprete¡± dei sentimenti dei presenti e ha ringraziato Francesco per la sua visita, e assieme il clero locale, ancora i frati - che ringrazia per il ¡°prezioso ministero confessionale continuato durante tutta la giornata¡±, perché sono ¡°sempre¡± disponibili in confessionale - e i pellegrini che ¡°dall¡¯Italia e da ogni parte del mondo¡± giungono in quella che il Papa definisce ¡°un¡¯oasi di silenzio e di pietࡱ per attingere ¡°forza e speranza¡±, Francesco si sofferma sul significato della Santa Casa, che è - spiega - ¡°la casa dei giovani¡±, perché la Vergine lauretana ¡°continua a parlare alle nuove generazioni¡±, accompagnando ciascuno ¡°nella ricerca della propria vocazione¡±.

Per questo ho voluto firmare qui l¡¯Esortazione apostolica frutto del Sinodo dedicato ai giovani. Si intitola ¡°Christus vivit - Cristo vive¡±.

Il Sinodo sui giovani

Nell¡¯evento dell¡¯Annunciazione, prosegue il Pontefice, appare la ¡°dinamica della vocazione¡± espressa nei tre momenti che hanno scandito il sui giovani, la fede ed il discernimento vocazionale, nell¡¯ottobre scorso: l¡¯ascolto della Parola-progetto di Dio; il discernimento; la decisione. A proposito del momento dell¡¯ascolto, Francesco richiama le parole dell¡¯angelo a Maria, dicendoLe che concepirà un figlio, lo darà alla luce e lo chiamerà Gesù.

È Dio che prende l¡¯iniziativa, Lui ci precede sempre, Lui precede, Lui fa strada nella nostra vita. La chiamata alla fede e ad un coerente cammino di vita cristiana o di speciale consacrazione è un irrompere discreto ma forte di Dio nella vita di un giovane, per offrirgli in dono il suo amore. Occorre essere pronti e disponibili ad ascoltare ed accogliere la voce di Dio, che non si riconosce nel frastuono e nell¡¯agitazione. Il suo disegno sulla nostra vita personale e sociale non si percepisce rimanendo in superficie, ma scendendo a un livello più profondo, dove agiscono le forze morali e spirituali. È lì che Maria invita i giovani a scendere e a sintonizzarsi con l¡¯azione di Dio.

È sempre Dio a donare

Un altro momento tipico di ogni vocazione è il discernimento, dice Francesco ricordando Maria che, all¡¯angelo, domanda come avverrà tutto ciò. Non è un dubbio il suo, spiega, ¡°non è una mancanza di fede¡±: la Vergine ¡°esprime proprio il suo desiderio di scoprire le ¡®sorprese¡¯ di Dio¡±.

In lei c¡¯è l¡¯attenzione a cogliere tutte le esigenze del progetto di Dio sulla sua vita, a conoscerlo nelle sue sfaccettature, per rendere più responsabile e più completa la propria collaborazione. È l¡¯atteggiamento proprio del discepolo: ogni collaborazione umana all¡¯iniziativa gratuita di Dio si deve ispirare a un approfondimento delle proprie capacità e attitudini, coniugato con la consapevolezza che è sempre Dio a donare, ad agire; così anche la povertà e la piccolezza di quanti il Signore chiama a seguirlo sulla via del Vangelo si trasforma nella ricchezza della manifestazione del Signore e nella forza dell¡¯Onnipotente.

Fiducia piena e disponibilità totale

Ogni vocazione cristiana passa poi per la decisione, prosegue il Papa menzionando la risposta di Maria all¡¯angelo: «Avvenga per me secondo la tua parola».

Il suo ¡°s족 al progetto di salvezza di Dio, attuato per mezzo dell¡¯Incarnazione, è la consegna a Lui di tutta la propria vita. È il ¡°s족 della fiducia piena e della disponibilità totale alla volontà di Dio. Maria è il modello di ogni vocazione e l¡¯ispiratrice di ogni pastorale vocazionale: i giovani che sono in ricerca o si interrogano sul loro futuro, possono trovare in Maria Colei che li aiuta a discernere il progetto di Dio su loro stessi e la forza per aderire ad esso.

Il Centro Giovanni Paolo II e l¡¯orario del Santuario

A Loreto, osserva Francesco, i giovani ¡°possono venire alla ricerca della propria vocazione, alla scuola di Maria¡±. Si tratta di un ¡°polo spirituale a servizio della pastorale vocazionale¡±.

Auspico perciò che sia rilanciato il Centro ¡°Giovanni Paolo II¡± a servizio della Chiesa in Italia e a livello internazionale, in continuità con le indicazioni emerse dal Sinodo. Un luogo dove i giovani e i loro educatori possono sentirsi accolti, accompagnati e aiutati a discernere. Per questo inoltre chiedo caldamente ai Frati Cappuccini un servizio in più: il servizio di estendere l¡¯orario di apertura della Basilica e della Santa Casa durante la tarda serata e anche l¡¯inizio della notte quando ci sono gruppi di giovani che vengono a pregare e a discernere la loro vocazione.

Incontri mondiali

Il Santuario della Santa Casa di Loreto, anche per la sua ¡°collocazione geografica¡± al centro della Penisola, nelle parole di Francesco ¡°si presta per diventare, per la Chiesa che è in Italia, luogo di proposta per una continuazione degli incontri mondiali dei giovani e della famiglia¡±.

È necessario, infatti, che all¡¯entusiasmo della preparazione e celebrazione di questi eventi corrisponda poi l¡¯attualizzazione pastorale, che dia corpo alla ricchezza dei contenuti, mediante proposte di approfondimento, di preghiera e di condivisione.

La casa della famiglia: matrimonio è tra uomo e donna

La Casa di Maria, aggiunge il Papa, è anche la ¡°casa della famiglia¡±.

Nella delicata situazione del mondo odierno, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un¡¯importanza e una missione essenziali. È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l¡¯insostituibilità a servizio della vita e della società. Nella casa di Nazaret, Maria ha vissuto la molteplicità delle relazioni familiari come figlia, fidanzata, sposa e madre. Per questo ogni famiglia, nelle sue diverse componenti, trova qui accoglienza, ispirazione a vivere la propria identità.

La casa dei malati

L¡¯esperienza domestica della Vergine, evidenzia Francesco, sta ad indicare che ¡°famiglia e giovani non possono essere due settori paralleli¡± della pastorale delle comunità, ma ¡°devono camminare strettamene uniti, perché molto spesso i giovani sono ciò che una famiglia ha dato loro nel periodo della crescita¡±. Tale prospettiva, chiarisce, ¡°ricompone in unitarietࡱ una pastorale vocazionale attenta ad esprimere il volto di Gesù ¡°nei suoi molteplici aspetti, come sacerdote, come sposo, come pastore¡±. La Casa di Maria è pure la ¡°casa dei malati¡±: a quanti soffrono ¡°nel corpo e nello spirito¡±, la Madre ¡°porta a tutti la misericordia del Signore di generazione in generazione¡±.

La malattia ferisce la famiglia e i malati devono essere accolti dentro la famiglia. Per favore non cadiamo in quella cultura dello scarto che viene proposta dalle molteplici colonizzazioni ideologiche che oggi ci attaccano. La casa e la famiglia sono la prima cura del malato nell¡¯amarlo, sostenerlo, incoraggiarlo e prendersene cura. Ecco perché il santuario della Santa Casa è simbolo di ogni casa accogliente e santuario degli ammalati. Da qui invio ad essi, tutti, ovunque nel mondo, un pensiero affettuoso e dico loro: voi siete al centro dell¡¯opera di Cristo, perché condividete e portate in maniera più concreta dietro a Lui la croce di ogni giorno. La vostra sofferenza può diventare una collaborazione decisiva per l¡¯avvento del Regno di Dio.

La preghiera mariana

Prima della recita dell¡¯Angelus, la preghiera finale del Papa è affinché la Vergine aiuti tutti, specialmente i giovani, ¡°a percorrere il cammino della pace e della fraternitࡱ fondate ¡°sull¡¯accoglienza e sul perdono, sul rispetto dell¡¯altro e sull¡¯amore che è dono di s顱, doni alle famiglie, ¡°santuari dell¡¯amore¡±, la benedizione e la gioia della vita, e porti ¡°aiuto e conforto a quanti¡± sono nella prova. Ad accompagnare la conclusione dell¡¯evento, prima un dolce donato al Papa dagli studenti dell¡¯Istituto alberghiero di Loreto, quindi un giro in papamobile tra i fedeli e - a mo¡¯ di saluto - il suono a festa dei campanili di tutte le Marche.

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L'incontro del Papa coi fedeli a Loreto
25 marzo 2019, 11:26