蜜桃交友

Davide Dionisi 鈥� Città del Vaticano

鈥淒a quando internet è stato disponibile, la Chiesa ha sempre cercato di promuoverne l鈥檜so a servizio dell鈥檌ncontro tra le persone e della solidarietà tra tutti鈥�. Ma quella evocata da Papa Francesco è una rete che libera, non intrappola. E soprattutto tutela i più giovani. Nel messaggio per la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, pubblicato oggi, Francesco invita ancora una volta 鈥渁 riflettere sul fondamento e l鈥檌mportanza del nostro essere-in-relazione e a riscoprire, nella vastità delle sfide dell鈥檃ttuale contesto comunicativo, il desiderio dell鈥檜omo che non vuole rimanere nella propria solitudine鈥�.

Il tema del messaggio

鈥淪iamo membra gli uni degli altri. Dalle social network communities alla comunità umana鈥�, approfondisce e rivela nei suoi significati più profondi quanto il Papa ha anticipato domenica scorsa al termine dell鈥橝ngelus presentando, nell鈥檕ccasione, la piattaforma Click To Pray: 鈥淚nternet e social media sono una risorsa del nostro tempo; un鈥檕ccasione per stare in contatto con gli altri, per condividere valori e progetti, e per esprimere il desiderio di fare comunità鈥�.

La rete è una risorsa ma attenzione ai pericoli

La rete scrive Francesco 鈥�è una fonte di conoscenze e di relazioni un tempo impensabili e rappresenta una possibilità straordinaria di accesso al sapere. E鈥� vero anche鈥� ricorda il Papa 鈥渃he si è rivelato come uno dei luoghi più esposti alla disinformazione e alla distorsione consapevole e mirata dei fatti e delle relazioni interpersonali, che spesso assumono la forma del discredito鈥�. Il messaggio puntualizza che 鈥渙ccorre riconoscere che le reti sociali, se per un verso servono a collegarci di più, a farci ritrovare e aiutare gli uni gli altri, per l鈥檃ltro si prestano anche ad un uso manipolatorio dei dati personali, finalizzato a ottenere vantaggi sul piano politico o economico, senza il dovuto rispetto della persona e dei suoi diritti鈥�. E in merito al rispetto e alla tutela dei più deboli, Francesco pensa soprattutto ai ragazzi: 鈥淭ra i più giovani le statistiche rivelano che un ragazzo su quattro è coinvolto in episodi di cyberbullismo鈥�. "Per arginare questo fenomeno - si legge nel documento - sarà istituito un Osservatorio internazionale sul cyberbullismo con sede in Vaticano".

La social network community non è sinonimo di comunità

Francesco ricorda come, nello scenario attuale, 鈥渓a social network community non sia automaticamente sinonimo di comunità鈥�. E aggiunge che 鈥渘ei casi migliori le community riescono a dare prova di coesione e solidarietà, ma spesso rimangono solo aggregati di individui che si riconoscono intorno a interessi o argomenti caratterizzati da legami deboli. Inoltre鈥� aggiunge 鈥渘el social web troppe volte l鈥檌dentità si fonda sulla contrapposizione nei confronti dell鈥檃ltro, dell鈥檈straneo al gruppo: ci si definisce a partire da ciò che divide piuttosto che da ciò che unisce, dando spazio al sospetto e allo sfogo di ogni tipo di pregiudizio (etnico, sessuale, religioso, e altri)鈥�.

Il fenomeno pericoloso dei giovani eremiti sociali

Il Papa osserva inoltre che 鈥渓a rete è un鈥檕ccasione per promuovere l鈥檌ncontro con gli altri, ma può anche potenziare il nostro autoisolamento, come una ragnatela capace di intrappolare鈥�. Ma la sua attenzione è rivolta ancora una volta alle nuove generazioni: 鈥淪ono i ragazzi ad essere più esposti all鈥檌llusione che il social web possa appagarli totalmente sul piano relazionale, fino al fenomeno pericoloso dei giovani eremiti sociali che rischiano di estraniarsi completamente dalla società鈥�.

La verità si rivela nella comunione. La metafora di San Paolo

Il passo della Lettera di San Paolo agli Efesini rappresenta il punto focale del documento perché, 鈥渂andita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo鈥� in virtù del fatto che 鈥渟iamo membra gli uni degli altri鈥�. Ed è questa la motivazione profonda per cui, ricorda il Papa, abbiamo 鈥渓鈥檕bbligo a custodire la verità che鈥� sottolinea 鈥渘asce dall鈥檈sigenza di non smentire la reciproca relazione di comunione. La verità infatti si rivela nella comunione鈥� evidenzia il messaggio, mentre 鈥渓a menzogna è rifiuto egoistico di riconoscere la propria appartenenza al corpo; è rifiuto di donarsi agli altri, perdendo così l鈥檜nica via per trovare sé stessi鈥�.

Una rete non per intrappolare ma per liberare

Il documento si conclude con il richiamo alla responsabilità e al corretto impiego della rete: 鈥淟鈥檜so del social web è complementare all鈥檌ncontro in carne e ossa, che vive attraverso il corpo, il cuore, gli occhi, lo sguardo, il respiro dell鈥檃ltro. Questa è la rete che vogliamo. Una rete non fatta per intrappolare, ma per liberare, per custodire una comunione di persone libere. La Chiesa stessa鈥� ricorda il Papa 鈥�è una rete tessuta dalla comunione eucaristica, dove l鈥檜nione non si fonda sui 鈥渓ike鈥�, ma sulla verità, sull鈥欌�渁men鈥�, con cui ognuno aderisce al Corpo di Cristo, accogliendo gli altri鈥�.